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FILM / RECENSIONI

Louise-Michel

di 

- Umorismo nero e caccia frenetica al padrone disonesto per un duo di registi francesi impegnati in una denuncia graffiante e disperata dell'impatto distruttivo della globalizzazione

Ricompensata con il premio della sceneggiatura a San Sebastian, selezionata nel programma della competizione del Sundance 2009, proiettata in selezione ufficiale agli ultimi festival di Londra e di Roma, la graffiante commedia Louise-Michel di Benoît Delépine e Gustave Kervern conferma l'audacia dei suoi autori nel più cauto panorama del cinema francese. Dopo il road-movie in sedie a rotelle Aaltra (in concorso a Rotterdam nel 2004) e il surrealista Avida [+leggi anche:
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(fuori concorso a Cannes nel 2006), i due autori della trasmissione TV satirica Groland su Canal + virano con Louise-Michel [+leggi anche:
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intervista: Benoît Delépine e Gustave…
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verso un racconto più strutturato, senza pertanto rinunciare alle proprie radici: influenze anarchiche, acuto senso dell'umorismo nero e simpatia per i personaggi socialmente deboli. Un cocktail esplosivo servito a meraviglia da due attori belgi il cui talento trova continue conferme: Yolande Moreau (César 2005 della migliore attrice per il suo primo film da regista Quand la mer monte e molto apprezzata in Séraphine [+leggi anche:
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, attualmente sugli schermi) e Bouli Lanners (protagonista e regista di Eldorado [+leggi anche:
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, scoperto alla Quinzaine des réalisateurs 2008). I due attori interpretano i ruoli di Louise e Michel; il titolo del film rende omaggio all'omonima rivoluzionaria francese soprannominata la Vergine Rossa, figura di spicco della Comune di Parigi (1871), deportata successivamente in Nuova Caledonia.

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All'insegna, dunque, della lotta di classe, Louise-Michel è ambientato in un luogo decisamente e tristemente moderno: una fabbrica del Nord della Francia, improvvisamente delocalizzata, le cui operaie scoprono da un giorno all'altro di non avere più un lavoro, dopo che la sera prima erano state rassicurate dal responsabile delle risorse umane (“Avete rifiutato le 35 ore e gli aumenti di salario, ma non rifiuterete questi grembiuli nuovi”). Tra queste, Louise (Yolande Moreau), personaggio burbero, al limite del depresso, propone alle sue colleghe di mettere insieme le loro magre indennità di licenziamento per ingaggiare un sicario. Il bersaglio? Il padrone responsabile delle loro sciagure. Una proposta accettata all'unanimità, che porta all'entrata in scena di Michel (Bouli Lanners), uno pseudo-esperto di sicurezza che si dichiara pronto a rispettare il contratto. Ma “tutto va storto”, poiché le complessità della globalizzazione trasformano l'improbabile duo Louise e Michel da cacciatori in vittime collaterali, dalla Piccardia alla sede della multinazionale a Bruxelles, per finire nel paradiso fiscale del Jersey. Avventure picaresche dall'umorismo caustico oscillante tra l'assurdo e il politicamente scorretto: subappalto dell'omicidio a malati terminali, difficoltà tecniche durante una cerimonia di cremazione, ricostruzione degli eventi dell'11 settembre 2001 con un plastico… Non sottraendosi a nessun oltraggio, Délépine e Kerven fanno ridere senza perdere di vista il racconto drammatico e teneramente beffardo degli emarginati della società (vita nelle roulotte e nelle case popolari, pignoramenti...) e della reazione degli svantaggiati che hanno perduto ogni punto di riferimento (compresi quelli sessuali). Un universo in totale contrasto con quello delle multinazionali e dei loro dirigenti invisibili e cinici ("La Polonia è finita; vanno tutti in Vietnam, ora"). E la partecipazione amichevole di Benoît Poelvoorde, Albert Dupontel, Philippe Katerine e Mathieu Kassovitz è un atto di sostegno a questi due registi che lottano contro il conformismo cinematografico e le ingiustizie sociali.

Prodotto da Mathieu Kassovitz e Benoît Jaubert per MNP Entreprise, Louise-Michel ha beneficiato di un budget di circa 2 M€, che include una coproduzione di Arte France Cinéma, 400 000 euro di anticipo sugli incassi del Centre National de la Cinématographie (CNC), i pre-acquisti di Canal + e Ciné Cinéma e il sostegno della regione Piccardia. Venduto molto bene all'estero da Funny Balloons, il film è distribuito nelle sale francesi da Ad Vitam.

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(Tradotto dal francese)

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