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INDUSTRIA Polonia

Le regioni puntano sugli investimenti per il cinema

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Promozione delle regioni, crescita dell'economia, efficacia degli investimenti, sostegno ai registi locali, preservazione delle tradizioni e del retaggio culturale: tutti questi vantaggi sono divenuti evidenti per i poteri regionali polacchi, che si sono lanciati molto attivamente nella creazione dei fondi a favore del cinema. Il primo è stato creato a Lodz nel 2007, oggi ne esistono altri sette e altri ancora ne nasceranno.

Tra i fondi più attivi, quello della Bassa Silesia (Wroclaw) con un budget di 600 000 euro, quello di Gdansk (300 000 euro previsti nel 2009), Silesia Film (Katowice), i fondi di Poznan, della Pomerania dell'Ovest (Koszalin e Szczecin), e infine quello di Cracovia e di Bialystok. Inoltre Gdynia e Lublin stanno preparando le loro strutture ed è in preparazione il fondo di Mazovia (Varsavia).

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Nonostante gli interventi regionali nel cinema siano recenti, il loro impatto si fa già sentire poiché hanno contribuito a diversi film di registi affermati in Polonia: Magdalena Piekorz (Sleep [+leggi anche:
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), Witold Leszczynski (The Old Man And The Dog) e Waldemar Krzystek (The Little Moscow [+leggi anche:
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– Leone d'Oro 2008 del festival del Cinema Polacco di Gdynia).

Ma nonostante la netta crescita dei finanziamenti e una produzione cinematografica nazionale in netta progressione, i film d'autore polacchi (compresi quelli apprezzati nei festival internazionali) non riescono a essere abbastanza attrattivi per il pubblico nazionale. E così Four Nights with Anna [+leggi anche:
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di Jerzy Skolimowski ha portato nei cinema solo 4970 spettatori nel suo primo weekend di programmazione in 12 copie, mentre Scratch [+leggi anche:
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di Michal Rosa ha totalizzato soltanto 4883 entrate. I migliori risultati per la produzione polacca sono come sempre registrati dalle commedie romantiche: Lejdis di Tomasz Konecki (2 milioni di spettatori) e Don’t lie, darling di Piotr Weresniak (1,2 milioni di entrate).

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(Tradotto dal francese)

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