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FINANZIAMENTI Francia

CNC: 540,6 M€ per il sostegno 2009

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Svelato venerdì scorso dal ministro della Cultura Christine Albanel, il budget 2009 destinato al sostegno delle industrie cinematografiche e audiovisive ammonta a 540,6 M€ (+ 2,3 % rispetto al 2008). Questi crediti sono coperti essenzialmente da tre tasse: 120 M€ sul prezzo dei biglietti del cinema (10,72 % del prezzo del biglietto - stima di frequentazione 2008 delle sale a 185 milioni di entrate), 390 M€ sugli editori e distributori di servizi televisivi e 29,2 M€ provenienti dal settore video e VOD.

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Da notare che altre fonti e meccanismi di finanziamento si aggiungono al conto di sostegno: i 63 M€ raccolti attraverso le Sofica (società per il finanziamento dell'industria cinematografica e audiovisiva) e i 90 - 100 M€ previsti l'anno prossimo per il credito d'imposta a favore della produzione cinematografica (tra 50 e 55 M€) e audiovisiva (tra 40 e 45 M€) nazionale, al fine di appoggiare la rilocalizzazione in Francia delle riprese e delle prestazioni tecniche. C'è da sottolineare che potrebbe nascere anche un credito d'imposta internazionale per attirare sul territorio francese le produzioni straniere che non hanno accesso agli aiuti del Centre National de la Cinématographie (CNC).

Il dettaglio della ripartizione 2009 guidata dal CNC ventila 270,6 M€ per le industrie cinematografiche (contro 243 M€ per l'audiovisivo), di cui 158 M€ andranno al sostegno automatico (73,2 milioni ai produttori, 22,3 ai distributori, 57,4 agli esercenti e 6 agli editori video) e 117,7 milioni al sostegno selettivo, che include l'anticipo sugli incassi (24,8 M€). Da segnalare tra le priorità strategiche per il 2009, la crescita del 10 % a 11,2 M€ degli aiuti alla creazione a monte della produzione e destinati agli autori, che saranno così aumentati del 50 % in tre anni. Previsto anche un rafforzamento del sostegno alla distribuzione dei film e ai distributori indipendenti, mentre maggiori sforzi saranno rivolti al sostegno all'esportazione delle opere.

Da segnalare inoltre che il ministero della Cultura ha integrato nel suo budget 2009 una voce dedicata alla lotta contro la pirateria, dotando di 6,7 M€ la futura Alta autorità per la diffusione delle opere e la protezione dei diritti su Internet (HADOPI). Il dibattito entra così nel vivo poiché il disegno di legge "Creazione e Internet" e il suo sistema di contrasto graduale (dalle mail di avvertimento all'internauta che scarica illegalmente a un'eventuale sospensione dell'abbonamento Internet per qualche settimana o qualche mese in caso di recidiva) dovrebbe essere esaminata a novembre dal Parlamento francese. In effetti, l'adozione la settimana scorsa da parte del Parlamento Europeo di un emendamento che prescrive che alcuna restrizione della libertà d'espressione e d'informazione (dunque di accesso a Internet) può essere messa in atto senza l'autorizzazione dell'autorità giudiziaria, potrebbe rappresentare un ostacolo al sistema francese di contrasto graduale alla pirateria.

Polemiche, conflitti d'interpretazione e intensa lobbying sono in corso: l’APC (Associazione Produttori di cinema) denuncia ad esempio "manovre rivolte a impedire la creazione di una via di mezzo tra la repressione e la libertà totale su Internet" e sottolinea che "la possibilità di «rubare» contenuti protetti dalla proprietà intellettuale non può essere in nessun caso considerata come un diritto o una libertà fondamentale".

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(Tradotto dal francese)

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