email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FESTA DI ROMA Première

Da Dylan a Elizabeth, torna la "regina" Blanchett

di 

E' il giorno della "regina" Cate Blanchett alla Festa internazionale di Roma. Fresca di Coppa Volpi alla Mostra di Venezia per la sua interpretazione di Bob Dylan in I'm Not There di Todd Haynes, l'attrice australiana è stata accolta da un lungo applauso dopo la proiezione di Elizabeth: The Golden Age [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, secondo capitolo della trilogia dedicata alla regina d'Inghilterra del regista indiano Shekhar Kapur. Il film, che ha inaugurato la sezione Première riservata alle grandi anteprime internazionali, conferma il fine trasformismo dell'attrice australiana, che torna a vestire, dopo quasi dieci anni, i panni della regina Elisabetta d'Inghilterra, ruolo che le valse la nomination all'Oscar nel '99.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Prodotto da Working Title Films e Little Bird, e distribuito da Universal Pictures, Elizabeth: The Golden Age, interpretato anche da Clive Owen e l'altro premio Oscar Geoffrey Rush, mette in scena costumi, acconciature e scenografie da colossal, a fare da cornice agli smarrimenti e i desideri frustrati della potente Elisabetta, "regina vergine, madre del suo popolo". "E' una donna che affronta problemi molto attuali, come il processo di invecchiamento, una sfida importante per me che la interpretavo a distanza di dieci anni", ha affermato la Blanchett, carnagione diafana e tacchi altissimi, ammettendo di aver avuto qualche remora nell'accettare di impersonare la grande monarca per la seconda volta. "Le ho detto: Elisabetta è come Amleto", è intervenuto Rush, che ha convinto così la Blanchett a ricalarsi nella parte, "un grande ruolo per una grande attrice, per il quale sono possibili mille interpretazioni".

"Nel film il contesto intimo si intreccia a quello epico", ha aggiunto il regista, specificando di non aver voluto fare un'opera anti-spagnola ma contro ogni fondamentalismo in generale. “Ho coinvolto molto gli attori sul set e ho accettato i loro consigli. E’ la cosa migliore da fare con interpreti così bravi”. Kapur ha infine confermato che il terzo capitolo su Elisabetta si farà. Sulla sua presenza, la Blanchett, che ha confessato di amare Antonioni e Fellini e di essersi ispirata a quest’ultimo per interpretare Dylan, ha glissato con molta grazia e ironia, mimando un “chi lo sa”.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy