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FESTA DI ROMA Concorso

L’aria salata, esordio con lode

di 

Quando gli anni trascorsi in carcere attraversano più generazioni, agiscono come l’aria del mare, che riveste tutto ciò che tocca con uno strato di ruggine. E ne soffoca la vitalità. Da questa similitudine Alessandro Angelini ha voluto intitolare il suo lungometraggio d’esordio L’aria salata [+leggi anche:
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intervista: Alessandro Angelini
scheda film
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, in cui racconta l’incontro tra un giovane educatore impiegato presso un carcere e suo padre, detenuto per omicidio da 20 anni e in quella medesima prigione trasferito, casualmente.

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Nessun contatto era avvenuto tra i due dal momento dell’arresto per esplicita decisione della famiglia. E dunque padre e figlio non si riconoscono, se non fossero i dati anagrafici a tradire l’identità del recluso al giovane Fabio. Che riesce ad ottenere per il genitore un giorno di permesso. Costruire un rapporto in un solo giorno, riabilitare qualcuno da sempre dipinto come traditore e omicida. Scegliere se perdonare, accettare, aprire una possibilità. La vita può essere sconvolta da molto meno. Un duplice binario segue quest’opera prima ben scritta e sapientemente diretta: «da una parte – dice il regista romano che ha al suo attivo una vittoria nel 2000 al Torino Film Festival con il documentario Ragazzi del Ghana – volevo raccontare quanto sia cambiata la fisionomia della famiglia moderna: difficilmente esiste la normalità come la si intendeva anni fa; dall’altra ero interessato a rappresentare il mondo delle carceri, dove ho prestato servizio come volontario».

Il soggetto e poi la sceneggiatura sono piaciuti al primo colpo, tanto alla produttrice Donatella Botti di Bianca Film, quanto a Rai Cinema che ha deciso di coprodurre il progetto, rimanendo, comunque, su un livello low budget. Poche energie economiche non hanno impedito ad un cast di rilievo come quello scelto (Giorgio Pasotti, Michela Cescon e Giorgio Colangeli) di dare il meglio della propria professionalità ed appassionarsi ad una storia giudicata all’unanimità «esemplare nella descrizione del difficile rapporto padre-figlio». Le vendite estere de L’aria salata sono affidate a Pyramide International.

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