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FESTA DI ROMA Concorso

Alatriste, gli eroi e gli intrighi alla corte di Spagna

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Per capire che genere di film sia Alatriste [+leggi anche:
trailer
scheda film
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di Augustin Diaz Yanes, in concorso alla Festa internazionale di Roma, basti sapere che è tratto dai romanzi di successo che lo spagnolo Arturo Perez Reverte, classe 1951, iniziò a scrivere negli anni '90 per esaudire un desiderio di famiglia. Sua figlia per addormentarsi voleva ascoltare delle storie di avventura, di cavalieri, arte, amore e intrighi di corte. Un film in costume ricco d'azione, quindi, ambientato in Spagna ai tempi del regno di Filippo IV e del pittore di corte Velazquez, quasi una novità assoluta per il cinema spagnolo che, ha raccontato il regista, "non ha una grande tradizione in questo genere di rappresentazioni". Una produzione, la più grande mai realizzata nel paese iberico, dal costo di 24 milioni di euro, già quasi rientrati del tutto (solo nelle prime settimane in Spagna ne ha guadagnati già 16 milioni per circa 3 milioni di spettatori). E un bel cast internazionale con, su tutti, l'americano Viggo Mortensen (parla uno spagnolo quasi perfetto), ma anche Edouardo Noriega, Ariadna Gil, Elene Anaya e l'italiano Enrico Lo Verso.

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Siamo nel XVII secolo ai tempi del conflitto spagnolo nelle Fiandre, dove il coraggioso soldato Alatriste combatte nel fango un'altra guerra senza causa combattuta solo per onore. Balboa, amico e compagno d'armi, cade ferito a morte in un'imboscata degli olandesi. Chiederà ad Alatriste di seguire suo figlio Íñigo. Tornato a Madrid, Alatriste trova un regno ormai allo sfascio, e una corte, quella di Felipe IV, dominata da intrighi e corruzione, e manovrata dal conte Duque de Olivares. Tornato a fare il mercenario, Alatriste rifiuta di portare a termine un omicidio su commissione dalla Santa Inquisizione. Da lì in poi avrà più nemici a Madrid che nelle fredde terre delle Fiandre.

Entusiasta di questa esperienza europea Viggo Mortensen, che di mega produzioni se ne intende (è l'Aragorn del Signore degli Anelli): "Sono molto orgoglioso di questo film - ha detto la star - Alatriste è un bellissimo esempio del grande talento della Spagna. Diaz Yanes ha fatto un film classico che verrà ricordato per molto tempo. Per me è stata un'esperienza che mi ha arricchito". Girato al 60% in Andalusia, tra Cadice e Siviglia, poi anche a Madrid e dintorni, il film è a Roma in prima europea, dopo una prima internazionale che ha avuto luogo il mese scorso a Toronto. TF1 International (Francia) si occupa delle vendite internazionali.

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