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FESTIVAL Polonia

Il festival di Gdynia compie 30 anni

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"Preoccupati dal basso livello dei film presentati al festival, i membri della giuria hanno deciso di non assegnare il Grand Prix": questa frase, pronunciata nel 1996 da Maciej Karpinski, direttore del Festival del cinema polacco di Gdynia, non sarà sicuramente ripetuta alla chiusura della XXX edizione che è stata appena inaugurata in un’atmosfera molto più ottimista rispetto agli anni scorsi.

Come ha assicurato ieri Maciej Karpinski, l'offerta dei film proposti quest'anno ha superato le aspettative non solo quantitative (il numero record di film proposti, 21 in concorso, dei quali 16 in anteprima) ma anche qualitative. "Non ho dubbi - ha dichiarato - questa stagione sarà tra le migliori per il cinema polacco. Il livello dei film selezionati è davvero elevato. Il cinema polacco rientra in strada e davanti a noi ci sono grandi prospettive".
Due proiezioni speciali hanno accompagnato la cerimonia di apertura: Oskar di Marek Piwowski, regista della commedia di culto Rejs nel 1970, basato sul romanzo "Oscar e la dama in rosa" di Eric-Emmanuel Schmitt (coproduzione tra Endemol Neovision e la televisione pubblica TVP) e Solidarnosc, il film collettivo realizzato da 13 dei più grandi registi polacchi in occasione dei 25 anni della fondazione del celebre sindacato (produzione di Apple Film Production insieme a TVP e col sostegno del ministero della Cultura).

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In concorso, la giuria presieduta da Andrzej Wajda dovrà giudicare Pitbull del debuttante Patryk Vega, un ritratto dei poliziotti infiltrati nella rete criminale. Unico film polacco ad aver superato le 100.000 presenze in sala dopo l'uscita il 18 aprile, Pitbull è prodotto da Dziki Film in coproduzione con ATM Studio e distribuito da Studio Interfilm in 61 copie.

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(Tradotto dal francese)

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