Una produzione danese trionfa a Cracovia
Il Dragone d'oro del Festival Internazionale di Cracovia è stato assegnato ex aequo a due registe iraniane: Prostitution behind the Veil prodotto in Danimarca e realizzato da Nahid Persson e The Other Side of Burka di Mehrdad Oskouei. Il grande vincitore di questa manifestazione è stato senza ombra di dubbio il cinema iraniano presente con 6 film su 56.
Figurano nel palmarès anche il regista tedesco Gil Alkabetz, vincitore del Dragone d'argento per il suo film comico d'animazione Morir de Amor e il duo russo-svizzero Pavel Kostomarov e Antoine Cattin per il loro documentario Mirnaja zizn (Vita in pace) e Leszek Dawid (Bar na Wiktorii - Dragone d'argento 2004), autore di Moje miejsce, storia di un giovane di provincia alla ricerca di un posto nel mondo.
La dedizione di un ragazzo per la propria famiglia è invece il tema principale del documentario Herkules di Lidia Duda, primi premio del concorso nazionale. Il secondo è andato a Krystian Matysek, autore di Olter, un ritratto di Jacek Olter, giovane battitore polacco tragicamente scomparso nel 2001.
(Tradotto dal francese)
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