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FESTIVAL Polonia

L'Est démodé?

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Da qualche anno, la Polonia è assente dalla selezione ufficiale del festival di Cannes. Tuttavia nel corso degli ultimi due decenni del XX secolo il cinema polacco ha saputo farsi notare nel mondo.
Due registi hanno vinto la Palma d'oro: Andrzej Wajda per L'homme de fer nel 1981 e Roman Polanski per Il pianista nel 2003, una coproduzione tra Germania, Francia, Polonia e Gran Bretagna. I registi Andrzej Wajda, Krzysztof Kieslowski, Ryszard Bugajski, Maciej Dejczer, Dorota Kedzierzawska e Jerzy Stuhr hanno vinto numerosi premi internazionali.
Le ragioni dell'assenza da Cannes sono diverse. Tra questa la mancanza di un sistema di finanziamento alla produzione e l'insufficienza della promozione anche se delle leggi sono in discussione in parlamento.

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Interdetti da Cannes, i film polacchi si sono fatti notare nelle competizioni parallele dei festival. Nel 2004, Jan Komasa, studente della scuola di cinema di Lodz, ha vinto il terzo premio della Cinéfondation con Fajnie, ze jestes. La celebre scuola di Lodz era presente alla 57ma edizione con Norah McGettigan e la sua coproduzione polacco-irlandese A Song for Rebecca. Quest'anno, la giovane regista Anna Jadowska (Touche moi, gran premio alla competizione off di Gdynia, il più prestigioso festival polacco) ha presentato al pubblico di Cannes il suo nuovo cortometraggio, Corridor nel quadro del programma "Europe in Shorts X: Eastern Europe" della Coordination européenne des festivals de cinéma all'interno della Semaine de la Critique.

"Sono contenta di averlo presentato a Cannes perché è la mia opera più personale - ha spiegato la regista - ma oltre al piacere di portarlo sulla Croisette, il bello è il seguito. Il mio corto, insieme a tutti gli altri del programma Europe in Shorts X, sarà presentato in tanti altri festival. Così questo film, condannato all'oblio come tanti lavori di fine studio, avrà una lunga vita".

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(Tradotto dal francese)

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