email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

CANNES 2022 Cannes Première

Recensione: Esterno notte

di 

- CANNES 2022: Al suo esordio nel formato seriale, Marco Bellocchio torna sul caso Moro con sguardo umano e senza la ferocia del passato

Recensione: Esterno notte
Fabrizio Gifuni in Esterno notte

Facendo un’eccezione alla regola di non ritornare su storie già raccontate, Marco Bellocchio esordisce nel formato seriale con Esterno notte [+leggi anche:
trailer
intervista: Marco Bellocchio
scheda series
]
, che parte da dove finiva Buongiorno notte [+leggi anche:
trailer
intervista: Marco Bellocchio, regista …
scheda film
]
e racconta il non detto del suo capolavoro sul “caso Moro” del 2003. Strutturato in 6 episodi di circa 50 minuti, Esterno notte è stato presentato al Festival di Cannes nella sezione Cannes Première, arriverà nelle sale italiane in due parti, la prima dal 18 maggio, la seconda dal 9 giugno con Lucky Red e sarà trasmessa in autunno su Rai 1. A Cannes c'era stato nel 2003 un illustre precedente di “cinema seriale” italiano, La meglio gioventù [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
di Marco Tullio Giordana, premiato in Un Certain Regard.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Se Bellocchio non riesce a liberarsi dal momento più drammatico della storia della Repubblica Italiana - il rapimento e l’assassinio del presidente del partito della Democrazia Cristiana Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse nel 1978, in un clima politico e sociale di crescente domanda di morte - è perché quell’episodio è colmo delle tematiche care al regista. Nel caso Moro ci sono la lotta di classe e l’utopia, la rivoluzione e il cristianesimo, le ambiguità del potere e il cinismo della politica, i meccanismi della famiglia e le pulsioni dell’Io, i modi della comunicazione di massa e la manipolazione dei media. Se Buongiorno notte sceglieva il punto di vista soggettivo della giovane terrorista coinvolta nel sequestro, la serie - scritta con Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino - guarda alla vicenda da più angoli d’osservazione, alla Rashomon, mettendo a fuoco nei diversi episodi i protagonisti di quei 55 giorni di follia, quando un interno Paese fu messo in scacco da un’organizzazione armata marxista-leninista.  Quello più puntualizzato è il personaggio di Francesco Cossiga, allora ministro dell’Interno, discepolo e “traditore” dello statista rapito, che vediamo avvitarsi in una spirale di paranoica frenesia, vittima delle sue stesse ossessioni: il controllo attraverso le intercettazioni telefoniche, i servizi segreti, le armi.  Bellocchio ce lo mostra subito a stretto contatto con il “consulente” Usa Steve Pieczenik. Moro stava realizzando il cosiddetto “compromesso storico”, che prevedeva l’appoggio al governo da parte del Partito Comunista Italiano (il quale aveva preso le distanze dall’URSS). Gli Stati Uniti avevano dunque più di un motivo per auspicare (e facilitare) la morte del prigioniero.

L’attore che impersona Cossiga, Fausto Russo Alesi è bravo nel tratteggiare il tormentato politico democristiano. Quanto a Fabrizio Gifuni, che ha portato a teatro la lettura delle lettere scritte da Aldo Moro durante la prigionia, la sua non è una interpretazione ma una vera e propria re-incarnazione dello statista, che appare anche in momenti onirici e visionari. Margherita Buy, nei panni della moglie Eleonora - donna forte, di una durezza orgogliosa - offre una delle migliori interpretazioni della sua carriera. Le fa da specchio la figura della terrorista Adriana Faranda (Daniela Marra), che assieme al compagno Valerio Morucci (Gabriel Montesi) e gli altri membri del gruppo organizza il sequestro e fa da “postina”. Bellocchio la ritrae come una giovane madre presa dai sensi di colpa e militante perplessa che si oppone all’uccisione del prigioniero. Toni Servillo è papa Paolo VI, vero amico di Aldo Moro che scriverà una lettera rivolta ai brigatisti. Nel mettere in scena la Via Crucis di un uomo che stava sfidando l’establishment di cui faceva parte, Bellocchio non usa la ferocia di certi suoi film del passato. Ed è osservata senza visceralità persino la corte di spie, fascisti, massoni, contestatori, infiltrati, fiancheggiatori, preti, psichiatri e maghi.

Esterno notte è una serie Rai prodotta da The Apartment del gruppo Fremantle con Kavac Film, in collaborazione con Rai Fiction, in coproduzione con Arte France. Il distributore internazionale è Fremantle.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Photogallery 18/05/2022: Cannes 2022 - Esterno Notte

16 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Marco Bellocchio, Lorenzo Mieli, Daniela Marra, Margherita Buy, Toni Servillo, Fausto Russo Alesi
© 2022 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy