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FESTIVAL / PREMI Italia

Sguardi Altrove celebra il cinema al femminile

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- Dopo la preapertura con Bad Roads della regista ucraina Natalya Vorozhbit, la 29.ma edizione della rassegna si svolgerà dal 10 al 15 maggio a Milano

Sguardi Altrove celebra il cinema al femminile
Bad Roads di Natalya Vorozhbit

La 29.ma edizione di Sguardi Altrove Film Festival, dedicato al cinema e ai linguaggi artistici al femminile si svolgerà dal 10 al 15 maggio a Milano in versione ibrida dopo il successo delle ultime edizioni, allargate ad un pubblico più ampio e lontano, attraverso la visione dei film in streaming.

La direzione della manifestazione ha deciso di dedicare una preapertura, il 27 aprile, all’opera prima della regista ucraina Natalya Vorozhbit, Bad Roads [+leggi anche:
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intervista: Natalya Vorozhbit
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, presentato alla 35a Settimana della Critica alla Mostra di Venezia e selezionato a rappresentare l’Ucraina agli Oscar 2022 (uscita italiana il 28 aprile con Trent Film). Ad aprire il festival sarà invece Phoenix Rising di Amy J. Berg, il docufilm sull’esperienza dell'attrice Evan Rachel Wood che racconta gli abusi domestici e piscologici perpetrati dal musicista Marilyn Manson.

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Otto i titoli del concorso Nuovi Sguardi, tra cui Walden [+leggi anche:
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, il nuovo film della cineasta Bojena Horackova che racconta una storia d'amore tra due giovani nella Lituania nel 1989; As I Want [+leggi anche:
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, della regista palestinese Samaher Alqadi, sulle aggressioni sessuali di massa avvenute in piazza Tahrir nel 2013 al Cairo; il croato Murina [+leggi anche:
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intervista: Antoneta Alamat Kusijanović
intervista: Gracija Filipovic
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di Antoneta Alamat Kusijanović (produttore esecutivo Martin Scorsese, vincitore della Caméra d’or come migliore opera prima all’ultimo Festival di Cannes) sulle derive scioviniste del Paese; Yuni [+leggi anche:
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, della regista indonesiana Kamila Andini, che affronta il tema dei matrimoni combinati in una società musulmana; i francesi Fragile [+leggi anche:
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, esilarante debutto al lungometraggio della sceneggiatrice e regista Emma Benestan, e Il n’y aura plus de nuit [+leggi anche:
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, documentario di  Eléonore Weber sulle immagini catturate dagli elicotteri operativi in Afghanistan, Iraq e Pakistan; Il momento di passaggio di Chiara Marotta, vincitore del Premio Solinas per la sceneggiatura.

Sette titoli nella vetrina #FrameItalia: La ragazza ha volato [+leggi anche:
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, il nuovo film di Wilma Labate, presentato al Festival di Venezia nella sezione Orizzonti; il docufilm della regista e videoartista Rä di Martino passato al Torino Film Festival, Il Giardino che non c’è [+leggi anche:
intervista: Matteo Frittelli
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; il road movie Cuntami di Giovanna Taviani; Portami a vedere la notte di Lia e Alberto Beltrami sulla condizione femminile nelle comunità Sinti e Rom; Donnadarte. Gigliola Rovasino, documentario di Valerio Finessi sulla grande gallerista d’arte; Kurdbun – Essere curdo, di Fariborz Kamkari, documentario sull’assedio di Cizre; il documentario di Natascia Bonacci L’Ultimo Gradino.

Tra le novità di quest’anno, le sezioni fuori concorso Cinema (In)visibile e Women in Film e Tv e Media, e un omaggio a Lina Wertmuller, recentemente scomparsa, prima donna a essere candidata all’Oscar per la miglior regia, nel 1977. Continua anche quest’anno la riflessione su “Serialità e sulle Nuove Frontiere al Femminile”, con un panel in programma il 14 maggio.

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