email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

SXSW 2022

Recensione: The Cellar

di 

- Non comprate vecchie case "a prezzi ragionevoli", gente, o sarà un inferno, come dimostra il regista Brendan Muldowney

Recensione: The Cellar
Elisha Cuthbert e Abby Fitz in The Cellar

Presentato nella sezione Midnighters del SXSW, il film horror di coproduzione irlandese-belga The Cellar [+leggi anche:
intervista: Brendan Muldowney
scheda film
]
di Brendan Muldowney, mette in chiaro una cosa: la matematica ha portato l'oscurità nel mondo. Più o meno. Inoltre, ogni volta che i suoi sfortunati personaggi iniziano a contare, le cose vanno terribilmente male. Per chiunque si svegli ancora nel cuore della notte sudando freddo dopo aver sognato un compito a sorpresa di matematica, The Cellar sarà un'esperienza piacevole e confortante, nonostante copi palesemente molti dei cliché dei film horror. Anche se, a pensarci bene, puoi contare anche quelli.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Il primo di questi è un classico assoluto: una casa vecchia, abbandonata, dall'aspetto sinistro, che qualcuno acquista sempre a un prezzo relativamente basso, il che dovrebbe già di per sé destare qualche sospetto. In questo caso, è come se il precedente proprietario non si fosse nemmeno preoccupato di nascondere il fatto che qualcosa di strano stia accadendo nella proprietà, piena di "quadri inquietanti e cose vecchie", come sottolinea Ellie (Abby Fitz), la figlia adolescente di Keira (Elisha Cuthbert). Ellie non vuole trasferirsi in questa casa, per nessuna ragione, ma i suoi genitori sono troppo occupati al lavoro per accorgersene; inoltre, Ellie ha causato loro abbastanza problemi in passato da presumere che stia reagendo in modo esagerato. Quando si ritrovano bloccati in ufficio la sera, lasciando lei e suo fratello da soli a casa, la ragazza è costretta scendere nel seminterrato a causa di un blackout. Sua madre le chiede al telefono di contare fino a dieci mentre scende le scale, e che presto sarà lì. Ma Ellie continua a contare. E a contare.

Tutto questo ci porta ai cliché numero due (seminterrati spaventosi), tre (porte che si aprono senza motivo) e quattro (una madre, o figura materna, costretta a combattere le forze oscure per salvare suo figlio). Tuttavia, tutti questi aspetti prevedibili non impediscono a The Cellar di essere davvero divertente, una volta accettato il fatto che Cuthbert, l'iconica bionda dei primi anni 2000 nota per 24 e The Girl Next Door, ora è bruna ed è evidentemente abbastanza grande per essere la madre di qualcuno.

Alcune parti sono molto divertenti: uno dei personaggi è diventato un genio della matematica dopo un incidente e ora si dedica a dipingere letteralmente il pi greco. Ma ci sono anche momenti davvero efficaci, come quella prima telefonata in preda al panico. Se una figlia, in particolare un'adolescente lunatica, ti dice che ha troppa paura per scendere qualche gradino, tutti i manuali per genitori ti diranno che questa è la tua occasione per farle affrontare le sue paure, fidarsi di te e porre fine al dramma. Ma qui la paura è reale e Fitz la interpreta alla perfezione, rendendo la scena simile a una tortura al rallentatore. Questa è la bellezza contorta del genere horror. "Affrontare le tue paure" non è lodevole in questi film, ma stupido. Significa ignorare il tuo istinto, tutto ciò che ti dice che in quel buio non c'è niente di buono.

Quando Ellie scompare, lasciando sua madre sconvolta, iniziano le indagini. Decifrare strani simboli sulle porte e scoprire di più sulla contorta storia della casa (oltre a quella di sua figlia, che ha i suoi segreti dolorosi) diventa un altro tratto riconoscibile del genere. Ma Muldowney offre anche un finale stravagante e in realtà alquanto cupo, mostrando una madre la cui più grande paura è quella di aver deluso sua figlia. E ciò che è ancora più spaventoso è che potrebbe avere ragione.

The Cellar è una produzione irlandese-belga guidata da Epic Pictures, Hail Mary Pictures, Savage Productions e Wrong Men North. Il film è distribuito in Irlanda da Wildcard.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy