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FILM / RECENSIONI Polonia

Recensione: La mia vita meravigliosa

di 

- Il terzo lungometraggio di Łukasz Grzegorzek è un piacere da guardare: dischiude sullo schermo un mondo che brilla di malinconia, gioia, rabbia e rimpianto, tutto in una volta

Recensione: La mia vita meravigliosa
Agata Buzek in La mia vita meravigliosa

L'ultima uscita globale di Netflix, La mia vita meravigliosa [+leggi anche:
intervista: Łukasz Grzegorzek
scheda film
]
, è il terzo lungometraggio del regista polacco Łukasz Grzegorzek, che gli è valso giustamente il premio come miglior regista al Gdynia Film Festival lo scorso anno (leggi la news). Il marchio di fabbrica di Grzegorzek sono i drammi di formazione, con una fascia di età che varia dalla tarda adolescenza alla mezza età.

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La protagonista de La mia vita meravigliosa, Jo (una deliziosa Agata Buzek), insegna inglese in una scuola secondaria di una piccola città e ha una relazione segreta con il padre di uno dei suoi studenti. Questi incontri clandestini sono fatti di divertimento, sesso e marijuana. Allora dov’è l’inghippo? Jo è sulla quarantina, è sposata e vive con il marito, i due figli, il nipote e la madre (malata di Alzheimer), tutti sotto lo stesso tetto. La sua vita quotidiana è piena di caos e battibecchi con tutti e su tutto. Ma c’è dell’altro: qualcuno sa della relazione extraconiugale di Jo e la sta ricattando con una serie di lettere e foto compromettenti. Allora che dire riguardo al coming-of-age? Beh, Joe dovrà decidere che tipo di vita vuole vivere d'ora in poi.

Per quanto oscuro e contorto possa sembrare, La mia vita meravigliosa è un piacere per gli occhi: ogni personaggio del film ha le proprie stranezze e i propri programmi, e la maggior parte dei loro litigi sono più divertenti che drammatici. Eppure il film non si trasforma mai in farsa o in pura commedia. Grzegorzek infonde alla storia sfumature diverse, in modo che il mondo da lui creato sullo schermo brilli di malinconia, gioia, rabbia e rimpianto, tutto in una volta. I suoi film sono spesso paragonati dalla critica e dal pubblico locali alle produzioni indie americane, che prosperano in festival come Sundance o SXSW, per la loro leggerezza e lo spirito libero. Inoltre lo stile di Grzegorzek ha una forte impronta mitteleuropea e ha molto in comune con lo stato d'animo evocato dai film cechi: quel tipo di umorismo caldo e pacifico che fa i conti con il fatto che la vita non è esattamente così meravigliosa come ci era stato promesso mentre crescevamo. Jo si ribella alla sua mancanza di felicità e appagamento in un modo piuttosto discreto: si limita a muoversi tra morali e regole, invece di cercare di combatterle a testa alta, come farebbero molti altri personaggi dei film polacchi.

Grzegorzek ha scritto la sua sceneggiatura pensando ad Agata Buzek e la sua interpretazione è semplicemente fantastica. Rende il suo personaggio caldo, divertente, misterioso e, allo stesso tempo, molto semplice. Buzek ha anche un'ottima chimica con il resto del cast principale: Jacek Braciak (suo marito), Adam Woronowicz (il suo amante), Jakub Zając e Paweł Kruszelnicki (i suoi figli), Wiktoria Wolańska (sua nuora) e Małgorzata Zajączkowska (sua madre). E quindi, evidentemente, questa fantastica "band" con una fantastica cantante fornisce parecchi motivi per guardare questo film.

La mia vita meravigliosa è prodotto dalla polacca Koskino e ha avuto la sua premiere nazionale il 29 ottobre dello scorso anno.

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(Tradotto dall'inglese)

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