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BERLINALE 2022 Berlinale Special

Recensione: 1341 Frames of Love and War

di 

- BERLINALE 2022: Il regista Ran Tal ripercorre la vita del fotografo di guerra Micha Bar-Am in un coinvolgente montaggio fotografico

Recensione: 1341 Frames of Love and War

"A volte le cose più orribili sono estetiche". Micha Bar-Am lo sa. Il fotografo di guerra israeliano di origine tedesca era presente ogni volta che scoppiava un conflitto nello stato ebraico. Era presente anche durante l'evoluzione del paese da punto di ritorno per la diaspora a potente player nella regione mediorientale. Il regista israeliano Ran Tal ha cercato di cogliere la persona dietro il fotografo nel suo ultimo documentario 1341 Frames of Love and War [+leggi anche:
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, presentato in anteprima nella sezione Special della Berlinale il 13 febbraio.

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La famiglia di Bar-Am, nato a Berlino nel 1930 come Michael Aguli, fuggì in Palestina nel 1936 per sfuggire alla crescente persecuzione dei nazisti. I ricordi sono una cosa complicata, come sottolinea ripetutamente il film. "Non ho ricordi dolorosi della mia infanzia in Germania", ricorda Bar-Am, proprio mentre il film mostra una foto di lui e dei suoi fratelli davanti a un monumento decorato con una svastica. Cresciuto in un kibbutz nella sua nuova casa, presto cambiò il suo nome, Aguli, nell’ebraico Bar-Am, "figlio della nazione".

Questo “figlio della nazione” ha creato una delle documentazioni visive più conosciute e irriducibili della storia del suo paese. Tal lascia che queste immagini inquietanti, spesso strazianti ma sempre artistiche parlino da sole. Fatta eccezione per la sequenza dell'infanzia, che mostra documenti burocratici, video e foto dell'infanzia di Bar-Am, il film è composto solennemente dagli archivi di Bar-Am.

Trincee, cadaveri, veicoli ed edifici bruciati, soldati in marcia e persone che gridano disperate emergono dai provini fotografici. Le pose orgogliose dei soldati delle Forze di difesa israeliane con i cadaveri dei combattenti dell'OLP lasciano un retrogusto amaro. Gli effetti sonori alterano minimamente il montaggio visivo ma ottengono il massimo effetto, sia che si tratti di musica, di un motore che si avvia, di un fiammifero acceso o di una pistola che spara.

C'è una falsa bellezza, un'eccellenza artistica anche nelle inquadrature più scoraggianti: Bar-Am sperimentava ogni volta che usciva. "Alcuni sono attratti dalla guerra come le falene da una fiamma", spiega. Ma c'è un lato più morbido in quest'uomo dalle molte guerre che Tal riesce a catturare. L'intero film è, alla fine, un affare di famiglia. La voce fuori campo del fotomontaggio è quella di sua moglie Orna. Partecipano anche i suoi figli Barak e Nimrod.

Questo crea alcuni dei momenti più spensierati del film. Una disputa tra Bar-Am e sua moglie sulla cronologia di quando si è unito all'IDF al confine con il Libano nel 1972 si trasforma in un divertente loop ripetuto. Tal mostra la stessa bobina di immagini più volte, ma ogni volta i dettagli narrati e la cronologia variano leggermente.

Ma il regista non è interessato solo all'esperienza di Bar-Am nelle zone di guerra, così come non è interessato solo ad ascoltare le sue opinioni attraverso la voce fuori campo. A partire dalle prime fotografie nel kibbutz, Bar-Am non si è mai limitato a documentare la brutalità. C'era anche tenerezza e amore nel suo lavoro. I provini sono un insieme eterogeneo di impressioni di guerra, nonché impressioni di vita quotidiana e familiare. Sono, come sottolinea suo figlio, la cosa più vicina a un album di foto di famiglia.

L'unico rimpianto che si può percepire in tutto ciò che la vita impressionante di Bar-Am ha da offrire, è la sua missione fallita. Vedeva il suo lavoro come un modo per combattere conflitti e guerre. Ora sa che questo non accadrà mai. Non ha risposte a questi problemi, ammette. Ma poi di nuovo, queste sono "domande senza risposta".

1341 Frames Love and War è prodotto da Grapevine Shoot Productions. È distribuito nel mondo da Reservoir Docs.

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(Tradotto dall'inglese)

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