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BERLINALE 2022 Encounters

Recensione: Sonne

di 

- BERLINALE 2022: Il primo lungometraggio di Kurdwin Ayub esamina l'intersezione tra l'uso dei social media della Generazione Z e l'identità musulmana moderna

Recensione: Sonne
Melina Benli, Law Wallner e Maya Wopienka in Sonne

La regista austro-curda Kurdwin Ayub, il cui background artistico comprende anche performance e video arte, fa il suo debutto cinematografico nella sezione Encounters alla Berlinale di quest'anno con Sonne [+leggi anche:
trailer
intervista: Kurdwin Ayub
scheda film
]
, un energico racconto di formazione incentrato su un'adolescente che mette alla prova i limiti della sua identità musulmana. Rappresentando un personaggio di circa dieci anni più giovane di lei, Ayub condivide intuizioni sui tabù culturali e sui diversi modi in cui un nucleo familiare tradizionale, al contrario della società in generale, può gestire il dissenso e gli atteggiamenti anticonformisti. Il film è stato prodotto interamente dalla società di Ulrich Seidl e sposa la sua necessità di guardare a temi piuttosto impegnativi, se non proprio il suo formalismo austero.

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In qualsiasi film, fino ad oggi, un post sui social media imbarazzante o provocatorio non è diventato virale ed invece è semplicemente fallito? Il coinvolgimento limitato, i “like" e le condivisioni sono probabilmente molto più fedeli alla nostra esperienza con queste piattaforme. Ad ogni modo, abbiamo un imprevisto stimolante che sta diventando una consuetudine in film di questa natura, e qui il personaggio principale Yesmin (Melina Benli) e i suoi due amici non musulmani stanno avendo un vero "sesh" su TikTok, che rimbalza attorno al minuscolo obiettivo della fotocamera di uno smartphone; uno dei loro riff, una sincronizzazione labiale con l'hijab della hit dei REM "Losing My Religion” che aveva il refrain fatto con il mandolino, diventa virale e fa guadagnare loro una sorta di fama nazionale. I media locali la invitano a partecipare a delle interviste, come se lei fosse il povero papà la cui intervista alla BBC sugli affari nordcoreani fosse un'imboscata tesa dai suoi figli per farsi due risate.

Il trio, con crescente disagio di Yesmin, si esibisce anche in occasione di eventi per la comunità di espatriati curdi a Vienna, incluso un matrimonio tradizionale. Ayub mostra in modo efficace come questo inizi a infastidire Yesmin da un punto di vista esistenziale, mentre le amiche Bella (Law Wallner) e Nati (Maya Wopienka) lo vedono come uno scherzo del turismo culturale. Eppure, noi spettatori non veniamo precipitati nella nozione di pratica più appropriata per le ragazze musulmane; piuttosto, Yesmin si confronta in modo più aperto con il debito verso il suo retaggio, mentre i suoi genitori continuano a soffrire il trauma della migrazione dall'Iraq curdo all'Europa continentale.

Yesmin eccelle a scuola, con un potenziale da soddisfare. Al contrario, suo fratello Kerim (Kerim Dogan) è un po' piagnucoloso, si ritrova in mezzo a gente che i suoi genitori non approvano e viene bocciato agli esami. Il suo uso dei social media – giustapposto a un uso più intrinsecamente maschile e giovanile del form – porta una gradita scossa alla trama perché dopo che è stato scoperto un post preoccupante su Instagram, la sua famiglia deve confrontarsi con le forze dell'ordine austriache che hanno finora evitato di bussare alla loro nuova casa.

Tuttavia, c'è qualcosa di un po’ deludente in Sonne, considerata la pertinenza dei suoi problemi. C'è un'atmosfera da dramma adolescenziale, che ricorda quasi Skins, l’iconica serie giovanile britannica degli anni 2000, che la rende un po' meno coinvolgente per il pubblico più anziano in cerca di spunti più spinosi. L'uso delle immagini di TikTok e dei feed delle chat di gruppo sembra molto autentico, a volte con un buon tempismo comico, ma le sequenze del "mondo reale" al confronto sono più piatte. Ayub avrebbe potuto essere più audace in questo senso, poiché l'ubiquità di quelle piattaforme ha probabilmente creato un altro mondo, altrettanto “reale", sopra al nostro, che è abbastanza maturo per essere rappresentato sullo schermo.

Sonne è una produzione austriaca di Seidl Film Produktion. Cercamon si occupa delle vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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