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BERLINALE 2022 Concorso

Recensione: Everything Will Be OK

di 

- BERLINALE 2022: Il nuovo documentario di Rithy Panh è una visione grandiosa, raccontata tramite figurine di legno, in cui gli animali si sono evoluti fino a rendere schiavi gli umani

Recensione: Everything Will Be OK

Nella scultura, c'è una teoria sul "surplus di materia": l'idea che la statua si trovi già all'interno della pietra, e che il compito dell'artista non sia quello di creare l'opera, ma semplicemente di togliere ciò che la avvolge. E così, da innumerevoli blocchi di legno nascono le intricate figurine del lavoro del cineasta cambogiano-francese Rithy Panh. È stranamente appropriato pensare a loro in termini scultorei: da un semplice blocco di legno, Panh e i suoi tecnici hanno creato un piccolo universo, un mondo in miniatura che riassume abilmente gli orrori del nostro.

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Dopo aver realizzato diverse opere essenziali sul genocidio cambogiano, di cui è stato un sopravvissuto, Panh si è rivolto a studi più generalizzati e universali sulla tirannia politica e il suo terrore, il tutto raccontato attraverso motivi visivi suggestivi che fanno correre lo sguardo in più direzioni sullo schermo. Irradiés [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Rithy Panh
scheda film
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, il primo in questa modalità, era alla Berlinale del 2020, e ora abbiamo Everything Will Be OK [+leggi anche:
trailer
intervista: Rithy Panh
scheda film
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, in anteprima alla prima edizione fisica del festival in due anni, anch'esso in concorso. 

Questo film è un po' una grande "teoria del tutto", e con la spontaneità visiva che è più comune nel cinema d'arte, è anche abbastanza rinfrescante vedere qualcosa concepito con una tale attenzione ai dettagli e al pizzo grafico. Everything Will Be OK raffigura un mondo distopico in cui un carismatico facocero della guerra ha schiavizzato l'umanità, costringendo i suoi sopravvissuti alla schiavitù come il faraone egiziano o i primi colonizzatori europei dell'Africa. È una tecnocrazia animale: i maiali antropomorfizzati regnano supremi, impartendo punizioni autoritarie o oziando in caverne lussuose costellate di schermi televisivi e luci dai colori psichedelici. Alternando accuratamente da ampie vedute panoramiche a piccole inquadrature di transizione, è una visione che rivaleggia con gli effetti speciali di fascia alta dei film hollywoodiani, e il tutto proviene da alcuni enormi tronchi d'albero ( si spera non da un'intera foresta).

I filmati d'archivio di atrocità storiche che Panh usa servono a due scopi: inizialmente come uno scherzo cupo sulle preferenze di visione di questi maiali-fascisti, e anche per stordire il pubblico in una sorta di sottomissione - riflettendo, forse in un senso schietto ed eccessivamente ampio, sulla propensione dell'umanità del XX secolo per l'orrore, e su come, se è successo prima su tale scala, potrebbe davvero tornare. La più grande evocazione della crisi attuale, piuttosto che dell'aggressione da parte dello stato, proviene dalla pandemia: le figurine umane, le loro bocche coperte da maschere mediche, che vengono portate via legate puntano ambiguamente a questo - per questo recensore, non si riferisce tanto a un sentimento anti-lockdown quanto a una generalizzata claustrofobia e disperazione. Una monotona voce fuori campo, letta dall'attrice francese Rebecca Marder, accompagna sonoramente l'azione, declamando enigmi godardiani carichi di tristezza - "La rivoluzione è la verità trasformata in un atto di terrorismo" - che non si armonizzano mai in modo significativo con le immagini.

Ma alla fine, tutto è in qualche modo a posto, con la dittatura animale che sembra essere stata sconfitta. In questo caso, il film si riferisce in modo toccante all'esperienza di Panh in Cambogia, dove gli sfondi frondosi del set, ora privi del regime e finalmente pieni di spazi verdi, offrono la possibilità di rinnovamento, riflessione e fuga.

Everything Will Be OK è una coproduzione tra Hong Kong e Francia di CDP - Catherine Dussart Productions. Playtime ne gestisce le vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)


Photogallery 11/02/2022: Berlinale 2022 - Everything Will Be OK

5 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Rithy Panh
© 2022 Dario Caruso for Cineuropa - dario-caruso.fr, @studio.photo.dar, Dario Caruso

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