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BERLINALE 2022 Forum

Recensione: Afterwater

di 

- BERLINALE 2022: Il regista serbo Dane Komljen torna con un'altra esperienza cinematografica che ruota attorno al tema dei laghi e della limnologia

Recensione: Afterwater

Il regista serbo residente a Berlino Dane Komljen non racconta storie; crea esperienze mettendo insieme intuitivamente elementi di scienza, storia, architettura e letteratura attorno a un tema generale. Questo si riflette spesso anche nell'approccio tecnico: il suo nuovo film, Afterwater [+leggi anche:
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, che è stato presentato in anteprima mondiale al Forum della Berlinale, combina riprese da fotocamera digitale, 16mm, VHS e Hi8.

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Questa volta il regista parte dalla limnologia, lo studio delle acque interne – cioè dei laghi – e dai testi del noto limnologo americano George Evelyn Hutchinson. È diviso in tre segmenti principali. Nel primo, una coppia di studenti di biologia vengono mostrati nel loro ambiente di lavoro all'università, prima di andare in campeggio in un lago, lo Stechlinsee, vicino a Berlino. Una volta lì, camminano molto, nuotano e si sdraiano sull'erba, leggendo ad alta voce frammenti del Trattato di limnologia di Hutchinson e della poesia Acqua di Wisława Szymborska, in polacco e svedese. Ad un certo punto, una terza persona si unisce a loro.

Nella seconda parte, girata in 16mm, ci sembra di essere catapultati improvvisamente nel passato, con un uomo vestito da prete cattolico vecchio stile, una ragazza con un semplice vestito blu lungo e un giovane che indossa pantaloni di velluto a coste e bretelle. Il testo utilizzato – San Manuel Bueno, martire di Miguel de Unamuno – viene recitato fuori campo in spagnolo, con tre voci diverse: due dal suono giovane e una voce più anziana, professorale. Filmate in un lago a Zamora, nel nord della Spagna, queste persone camminano attraverso una palude, con passi deliberati e attenti, mentre il testo fa riferimento alla figura del titolo, paragonandolo all'acqua, e descrive due villaggi: uno sommerso e il suo riflesso.

Dopo un breve, disorientante segmento VHS in stile home video, siamo nella sezione finale, girata in Hi8, che produce un'immagine a metà strada tra la nitidezza traballante del VHS e la qualità video digitale a bassa risoluzione, non dissimile dall'effetto scintillante del caldo sull'asfalto. Anche qui, tre persone, vestite con abiti coordinati che ricordano i costumi dei film di fantascienza degli anni '50, si muovono con maggiore lentezza e attenzione, come nel teatro fisico. Non vengono pronunciate parole qui, solo sottotitoli impostati sul suono forte del respiro. Anche questa parte è stata girata a Stechlinsee, ma in questo contesto completamente diverso, l'ambientazione assume una nuova dimensione.

In un certo senso, l'insieme ha una struttura narrativa: andiamo dal presente al passato e poi al futuro. Lo spettatore può dare il proprio significato a un film così aperto e l'approccio stimola sicuramente il pensiero. Indipendentemente dall'interpretazione che vi si legge, Komljen qui torna ai suoi motivi distintivi – soprattutto il corpo: persone che nuotano nel lago o semplicemente ci galleggiano, due paia di mani che giocano con una rana, micro-dettagli di torsi o arti... Inoltre, la fluidità è uno dei suoi temi abituali e, in combinazione con l'acqua, trova una nuova forma di espressione, soprattutto per quanto riguarda il sesso e l'età. I personaggi spesso indossano gli abiti o il trucco l'uno dell'altro, dietro i quali rimangono innegabilmente se stessi, ma questa identità è tutt'altro che solida.

Anche se una durata di 93 minuti potrebbe sembrare esagerata per un film del genere, specialmente perché l'ultimo segmento è il più difficile da comprendere e non ci sono dialoghi a cui aggrapparsi, il modo giusto per avvicinarsi ai lavori di Komljen è lasciarsi trasportare dall’esperienza.

Afterwater è una coproduzione tra la società tedesca Flaneur Films, la spagnola Andergraun Films, la serba Dart Film e il coreano Jeonju International Film Festival. Square Eyes si occupa delle vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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