02/11/2021 - Il documentario di Sebastian Mihăilescu si concentra meno sul dittatore del titolo e più sul rapporto che la gioventù contemporanea ha con quella pagina della Storia

Il regime dell'ex dittatore comunista rumeno Nicolae Ceauşescu è stato una delle amministrazioni politiche più restrittive e persino più brutali di tutti i tempi. L'ideologia della linea dura si fondeva molto bene con l'approccio del culto della personalità, e questo durò fino alla fine, quando affrontò il plotone d'esecuzione dopo la rivoluzione del 1989. Ceauşescu non è una persona di cui molti sentono la mancanza, e a ragione, visto che molte persone vivono ancora con diversi traumi. Ma il tempo fa il suo corso e l'ex dittatore è ormai solo una pagina di un libro di storia.

Nonostante il titolo accattivante e ambiguo, il documentario di Sebastian Mihăilescu You Are Ceauşescu to Me ha poco a che fare con il dittatore del titolo e il suo regime criminale, in quanto il personaggio è relegato a un livello secondario in questo documentario stratificato che a volte si fa piuttosto metaforico. Il film è stato presentato in anteprima al Festival internazionale del documentario di Ji.hlava, dove ha ricevuto il premio per il miglior documentario dell'Europa centrale e orientale, e ha vinto anche per la fotografia.

In questo caso, Ceauşescu è il protagonista di un film che racconta i giorni prima e durante la Seconda guerra mondiale, quando era un giovane comunista che scalava i ranghi del partito e un prigioniero, molto prima di salire al potere. You Are Ceauşescu to Me è un documentario (forse anche non pianificato) sul processo di casting e di ripresa del suddetto biopic, senza titolo e più o meno basato sui fatti. I veri protagonisti del documentario sono i giovani uomini e donne, nati negli anni '90 e nel nuovo millennio, che sono stati scelti per il cast. Non hanno un ricordo personale del dittatore o della dittatura, e i loro atteggiamenti sono radicati in una vaga conoscenza "di seconda mano". Mihăilescu indaga sulla loro conoscenza del passato, ma anche del presente, così Ceauşescu emerge anche come una sorta di personaggio nelle loro conversazioni tra una prova e l’altra.

Mihăilescu, autore di numerosi cortometraggi, sia documentari che di finzione, è stato anche assistente alla regia di Aferim! [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Radu Jude
scheda film] di Radu Jude, per cui non deve sorprendere che faccia alcuni riferimenti a lui, sia incorporando nel suo film alcune foto d'archivio di persone e documenti ufficiali, sia creando la cornice di un film all'interno di un documentario, il che non è troppo dissimile dagli espedienti utilizzati da Jude nei suoi lavori più recenti, che mescolano passato e presente, documentario e finzione, e l'arte della messa in scena. Ma Mihăilescu non deve essere relegato al livello di un apprendista del maestro, poiché ha una propria voce registica che è certamente plasmata dalle influenze, ma è pur sempre abbastanza originale.

Questo vale soprattutto per le sue scelte estetiche e tecniche, che di solito sono funzionali e facilmente comprensibili, mentre a volte risultano un po' criptiche o persino leggermente casuali. Il formato quadrato in 4:3 e la fotografia in bianco e nero, curata da Barbu Bălăşoiu, sottolineano entrambe le narrazioni del film: quella del giovane Ceauşescu e quella dell'attuale generazione di giovani che sembrano persi in un mondo in continua evoluzione. Tuttavia, alcune riprese a colori hanno perfettamente senso (gli attori che assumono pose da fotografie storiche, per esempio), mentre l'introduzione del colore nella sequenza finale sembra una metafora poco velata. Ciononostante, You Are Ceauşescu to Me è un'opera cinematografica coraggiosa, e anche il biopic al suo interno potrebbe esserlo, se mai venisse terminato e distribuito.

You Are Ceauşescu to Me è una produzione rumena di Wearebasca, in coproduzione con la Televisione Rumena e con il supporto finanziario del Romanian National Film Center.

(Tradotto dall'inglese)