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JIHLAVA 2021

Recensione: Points for the President aka Attempt at Counterrevolution

di 

- Martin Kohout esamina ciò che resta della Rivoluzione di velluto, finendo per realizzare un racconto più universale di quanto ci si aspetterebbe

Recensione: Points for the President aka Attempt at Counterrevolution

Presentato in anteprima mondiale al Festival internazionale del cinema documentario Ji.hlava – nella sezione Czech Joy, ironia della sorte – Points for the President aka Attempt at Counterrevolution di Martin Kohout non offre molti motivi per stare allegri. Partendo da alcuni filmati del 1989, quando la Rivoluzione di velluto cambiò per sempre il Paese, si tuffa direttamente nel caos delle elezioni ceche del 2017 e del 2018: un periodo pieno di promesse, dissapori e frustrazioni espresse a gran voce.

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A volte è quasi assordante il numero di voci che il regista ascolta, dai politici di spicco ai loro elettori, desiderosi di credere a ciò che vendono e di prendere quella dannata ciambella, letteralmente. Kohout non perde molto tempo a spiegare chi è chi, quindi la galleria di volti sempre diversi può confondere. Ma ciò che racconta è una storia molto familiare, soprattutto in Europa in questo momento. Che, dopo circa trent’anni di democrazia, sta chiaramente vivendo la propria crisi di mezza età, con i politici populisti che fungono da equivalente di quell’auto ridicolmente veloce acquistata per alleviare le pene esistenziali e soddisfare una ragazza molto più giovane.

Il suo metodo è disordinato, si potrebbe dire. Correndo da un evento politico all'altro, origliando chiacchiere informali ma anche affrontando molte persone di petto, è come se Armando Iannucci avesse esaurito il budget ma avesse tenuto l'orecchio per il dialogo. D’altra parte, il senso di esasperante confusione è probabilmente appropriato – dopo tutto, questo è ciò che la maggior parte delle persone sembra sperimentare comunque, e lo ha fatto per un po’, dopo che la rivoluzione ha detto loro che erano liberi di andare ma senza specificare esattamente dove.

È una conclusione triste quella che emerge da questo film: la democrazia sembra grandiosa, ma non tutti saranno attrezzati per gestirla correttamente, sognando presto qualcuno che li guidi con mano severa. D'altra parte – anche se questi eventi non sono trattati nel film – la situazione potrebbe cambiare di nuovo, con il presidente ceco attualmente ricoverato in ospedale e il primo ministro Andrej Babiš reduce da una sorprendente sconfitta. Forse la rivoluzione è solo qualcosa che gira in tondo.

Gli incontri immortalati da Kohout sono caratterizzati da un certo umorismo nero: un'appassionata richiesta di aiuto per le pensioni che non riescono a tenere il passo con il costo reale della vita si trasforma improvvisamente in una rabbiosa sfuriata contro gli zingari. Non è però uno che punta il dito e, dopo aver parlato con l'ex primo ministro Petr Pithart, sembra sostenere la sua idea che "la gente non è stupida, è solo disorientata". D'altra parte, anche la confusione può essere pericolosa. A questo punto, tutti lo sanno fin troppo bene.

Points for the President aka Attempt at Counterrevolution è prodotto da Jakub Wagner per la compagnia ceca GPO Platform.

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(Tradotto dall'inglese)

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