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VENEZIA 2021 Venice Production Bridge

Final Cut consegna i premi della sua nona edizione a Venezia

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- VENEZIA 2021: L'iniziativa ha lo scopo di sostenere film in post-produzione dall'Africa e dai paesi arabi; tutti i progetti premiati sono in coproduzione con paesi europei

Final Cut consegna i premi della sua nona edizione a Venezia
La cerimonia di premiazione di Final Cut 2021 (© La Biennale di Venezia/Foto ASAC/Mihail Iosip)

Final Cut in Venice (5-7 settembre 2021) ha annunciato i vincitori della sua nona edizione. L'iniziativa mira a sostenere film in post-produzione dall'Africa e dai paesi arabi (Iraq, Giordania, Libano, Palestina e Siria). Per il quinto anno, la Mostra del Cinema di Venezia/La Biennale di Venezia mette a disposizione un premio in denaro di 5.000 euro per sostenere il miglior film in post-produzione.

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Nel dettaglio, la giuria del Premio La Biennale di Venezia, composta da Edouard Waintrop (Red Sea Film Festival), Beatrice Gulino (Teodora Film) e Manola Novelli (Pluto Film), ha premiato Hanging Gardens [+leggi anche:
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intervista: Ahmed Yassin Al Daradji
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di Ahmed Yassin Al Daradji (Iraq/Palestina/Regno Unito), prodotto da May Odeh. Nella motivazione, i membri della giuria hanno dichiarato: “Siamo rimasti colpiti dalla qualità della selezione e siamo stati lieti di scoprire società con cui non ci siamo mai confrontati. Siamo rimasti colpiti dal modo originale e genuino con cui i registi hanno raccontato le loro storie. Dopo una lunga e appassionata discussione, abbiamo scelto di premiare Hanging Gardens. Innanzitutto per la storia: un soggetto molto drammatico supportato da personaggi davvero forti e accattivanti. Siamo rimasti davvero colpiti dal coraggio del regista e del produttore nel portare sullo schermo un argomento così delicato e difficile, e da come Ahmed Al Daradji sia riuscito a guidarci in questo mondo sotterraneo".

Dal canto suo, la “giuria dei sostenitori” della nona edizione di Final Cut in Venice ha deciso di sostenere la post-produzione di Under the Fig Trees [+leggi anche:
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intervista: Erige Sehiri
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di Erige Sehiri (Tunisia/Qatar/Svizzera/Francia, prodotto da Erige Sehiri), The Mother of All Lies di Asmae El Moudir (Marocco/Germania/Qatar, prodotto da Silvana Santamaria), Nous, étudiants ! [+leggi anche:
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di Rafiki Fariala (Repubblica Centrafricana/Francia/Repubblica Democratica del Congo/Italia, prodotto da Daniele Incalcaterra) e, ancora, Hanging Gardens.

Il progetto di Sehiri riceverà dalla Laser Film di Roma €15.000 per la colour correction, valida fino a 50 ore di lavoro; fino a €15.000 per il missaggio sonoro dalla parigina Mactari Mixing Auditorium; una garanzia minima di $10.000 per marketing, pubblicità e distribuzione nel mondo arabo per un progetto arabo da MAD Solutions; fino a €7.000 per la realizzazione del master DCP con sottotitoli in italiano o inglese dalla londinese Sub-Ti Ltd; fino a €7.000 per i contenuti accessibili del film per il pubblico con disabilità sensoriali dalla Sub-Ti Access Srl di Torino; $5.000 e un invito a partecipare alla piattaforma industry CineGouna dall'El Gouna Film Festival; €5.000 euro per l'acquisto di due anni di diritti di trasmissione da RAI Cinema; e una sovvenzione di €2.500 per la produzione di un DCP dal Festival internazionale del film di Friburgo.

Hanging Gardens riceverà una sovvenzione di €12.000 per la produzione della colonna sonora originale da Oticons e €2.500 per attività promozionali varie da Eye on Films. La parigina Titra Film offre al film di Asmae El Moudir fino a €5.000 per la colour correction e fino a €3.000 per la produzione di un master DCP o la creazione di file iTunes, Google o Netflix. Inoltre, la Cinémathèque Afrique dell'Institut Français ha conferito allo stesso film il Premio “Coup de coeur de la Cinémathèque Afrique”, consistente nell'acquisizione dei diritti di trasmissione non commerciale e non esclusiva per sette anni per un valore di €4.000 - €6.000.

Infine, il progetto di Rafiki Fariala ha ricevuto €5.000 come rimborso per i servizi di post-produzione dalla Organisation Internationale de la Francophonie (OIF). In aggiunta, il Festival internazionale del film di Amiens offre al film il suo contributo ai costi di produzione di un DCP, per un valore di €2.500.

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(Tradotto dall'inglese)

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