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KARLOVY VARY 2021 Concorso

Recensione: At Full Throttle

di 

- Il regista ceco Miro Remo realizza un documentario combattivo, stimolante e preoccupante sullo stato della nazione

Recensione: At Full Throttle

C'è una credenza diffusa secondo cui tutti gli uomini che attraversano una crisi di mezza età si compreranno un'auto sportiva o una moto, prima o poi. Ma cosa succede quando hai raggiunto i 55 anni e sei pronto a sperperare soldi, ma non hai alcun credito in banca? E se non fai altro che rimuginare su tutti coloro che, secondo te, ti hanno fatto del male nella vita? Per scoprirlo, guarda At Full Throttle [+leggi anche:
trailer
intervista: Miro Remo
scheda film
]
di Miro Remo, in corsa per il Globo di Cristallo al Festival di Karlovy Vary.

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Al centro del documentario c'è Jaroslav Vávra, dalla Moravia, la parte orientale della Repubblica Ceca. Non sembra ancora aver superato il fallimento del suo primo matrimonio, nonostante stia ora insieme alla pilota di autocross Jitka Prokipčáková, dalla Slovacchia. Anche la cinquantunenne Jitka ha alle spalle un matrimonio fallito, ma ora è felice come unica pilota di autocross femminile attiva nella Repubblica Ceca. Jaroslav e Jitka hanno frequentato la stessa scuola elementare e lui ha fondato il team di autocross DRAKKAR, che si prende cura delle auto di lei e la prepara per le gare. Ma il regista Remo non è molto interessato alle gare o se la squadra DRAKKAR vince o perde; è molto più interessato alla psicologia della generazione dei cinquantenni cechi.

Per capire l'oggi, Remo guarda al passato. L'inquadratura iniziale del film mostra una foto di un giovane Jaroslav, sulla quale parla una voce fuori campo femminile. In questa prima indicazione che il documentario mescolerà l'umorismo con il dolore, la donna dice che ogni giorno ha il potenziale per essere il giorno più bello della nostra vita, e poi qualcuno arriva e lo rovina. Da un inizio così devastante, Remo realizza un film sullo stato della nazione con un affondo feroce nel racconto che rappresenta uno specchio incrinato della società ceca.

Nell'era post-comunista, è arrivata la consapevolezza che il capitalismo non è quello che si pensava fosse. Infatti, secondo il terzo personaggio centrale del film, Jirina, la madre aspra e scacciamosche di Jaroslav, la vita era migliore prima che arrivasse la democrazia. In epoca comunista, Jirina era in grado di risparmiare denaro, ma ora non ci riesce in nessun modo. Il rapporto di Jaroslav con il comunismo è un po' più conflittuale. In gioventù, era un minatore, guadagnava bene, ma a quanto pare non era mai abbastanza valido per la sua prima moglie. Anche così, odiava il comunismo perché i comunisti impedivano a suo padre di gestire la sua attività. Ora, nello stato liberal-capitalista, può fare più di quello che vuole, ma la libertà non gli ha portato ricchezza, solo invidia perché tutti gli altri, a quanto pare, sono milionari mentre lui è indebitato e pronto a darsi al crimine.

Man mano che il documentario si sviluppa, entriamo sempre di più nel caos della mente di Jaroslav. Riflettendo la sua mentalità, il montaggio e la musica diventano più caotici e combattivi. Il film è così ben strutturato che anche prima del suo sorprendente finale, è chiaro che Jaroslav ha completamente perso la bussola, ed è pronto a incolpare chiunque tranne se stesso per i suoi problemi. Remo mostra quindi come questo si manifesti sotto forma di nazionalismo e xenofobia. È un atto d'accusa contro quei settori della società, non solo nella Repubblica Ceca, che sono convinti che i guai nelle proprie vite siano dovuti a come sono le altre persone. Persone come Jaroslav sono incapaci di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, quindi sono disposte a seguire qualsiasi movimento politico in grado di alleviare i  propri turbamenti esistenziali.

At Full Throttle è una coproduzione ceco-slovacca guidata da D1film e Arsy-Versy in co-produzione con Czech Television e Radio and Television Slovakia.

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(Tradotto dall'inglese)

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