email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

CANNES 2021 Fuori concorso

Recensione: Aline - La voce dell’amore

di 

- CANNES 2021: Valérie Lemercier si ispira liberamente alla vita di Celine Dion per consegnare un film biografico mainstream ma originale incentrato sul destino e sulla vita privata dell'artista

Recensione: Aline - La voce dell’amore
Valérie Lemercier in Aline - La voce dell’amore

"Non sono solo una cantante popolare. Sono semplicemente una donna come tante". Lo stupore fu immenso quando Valérie Lemercier, conosciuta per le sue commedie piuttosto stravaganti, ha rivelato che avrebbe realizzato un biopic sulla stella mondiale della musica Céline Dion e che avrebbe interpretato il ruolo principale. Ma dopotutto non era necessario preoccuparsi perché il film Aline - La voce dell’amore [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, presentato fuori concorso al 74esimo Festival di Cannes, risulta essere una bella sorpresa. Il film non si è fatto tentare dall’agiografia: è liberamente ispirato alla vita della cantante canadese ma delinea in realtà il percorso di Aline Dieu, reinventando l’iconica Céline Dion.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Tutto inizia con una famiglia fuori dal comune di 14 figli e Aline, nata nel 1968, è la più piccola. Sono tutti musicisti, insieme costituiscono l’orchestra Dieu e si esibiscono in pubblico. Ben presto, grazie alla sua splendida voce, la giovane Aline diventa una mascotte molto acclamata. A 12 anni, dopo aver mandato una cassetta demo per posta, il produttore Guy-Claude (Sylvain Marcel) la prende sotto la sua ala con l’intenzione di far brillare “questo diamante grezzo” accompagnato dalla madre (Danielle Fichaud). Dopo la prima registrazione in studio, la prima apparizione televisiva (“non devi sembrare presuntuosa”), il doppio disco d’oro, il concerto a Parigi (“le canzoni rappresentano il 45% dello show, bisogna farli sognare”), inizia una nuova fase della sua vita: si prende una grande pausa e inizia a seguire lezioni di inglese e di disco-dance con la dentatura in cantiere e con l’obiettivo “di smettere di cantare canzoni da bambine piccole”.

A 17 anni, la giovane ragazza afferma la sua volontà (“voglio essere una star internazionale”) e cambia look ma, soprattutto, “cade nelle branche dell’amore”. L’uomo fortunato, che non ha fatto né chiesto nulla, è Guy-Claude che si prende una bella strigliata dalla madre di Aline (“hai tradito la mia fiducia. Ai fans, alla stampa, al pubblico non interessa la storia del vecchio e della giovane ragazza”). I sentimenti di Aline però prevalgono e, alla fine, si sposa. Purtroppo, la celebrità non elimina tutti i problemi e per vari anni, mentre la sua carriera spicca il volo fino a raggiungere i premi Oscar con il film Titanic, Aline cerca disperatamente di avere un figlio. Poi, come per miracolo, ha un bambino e più tardi anche dei gemelli. Per poter essere presente per la sua famiglia, la cantante si ritrova allora a Las Vegas con una vita professionale estenuante. Il dramma però avviene dopo la perdita di Guy-Claude…

Raccontando quest’autentica storia degna di una fiaba, Aline mostra i sacrifici che un’artista deve fare per realizzare le sue ambizioni (come il fatto di non parlare per tre mesi per salvare la sua voce a rischio) apportando la dose giusta di umorismo. La performance della regista nel ruolo principale è onorevole: interpreta anche il suo personaggio da bambina (grazie agli effetti speciali) senza mai cercare di imitare istintivamente sé stessa, ma creando invece una vera e propria Aline. Le ellissi temporali sono realizzate bene e, alla fine, il film è come doveva essere: un’opera popolare su una donna semplice con un dono straordinario, una storia romantica e un’energia positiva che va oltre le difficoltà universali della vita.

Aline - La voce dell’amore è stato prodotto da Rectangle Productions e da Gaumont (che gestisce anche le vendite internazionali) con la collaborazione di TF1 Studio Production, De l’Huile, dei produttori belgi Belga Fims e dei canadesi Caramel Films.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dal francese da Sara Baroudi)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy