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ISTITUZIONI / LEGISLAZIONE Svizzera

Il Consiglio degli Stati della Svizzera approva la "tassa Netflix"

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- Questa settimana, i membri del Consiglio hanno approvato l'obbligo per i servizi di streaming di investire almeno il 4% del loro fatturato nell'industria cinematografica della Confederazione

Il Consiglio degli Stati della Svizzera approva la "tassa Netflix"

Dopo che lo storico accordo del G7 sull'attuazione di un'imposta globale minima del 15% sui giganti della tecnologia e sui paradisi fiscali è stato siglato il 5 giugno, questa settimana i senatori svizzeri hanno approvato l'attuazione della cosiddetta "tassa Netflix". La notizia è stata riportata dal quotidiano svizzero francofono Le Temps.

Il provvedimento, sostenuto dal Consiglio degli Stati, prevede che gli streamer online operanti in Svizzera investano almeno il 4% del proprio fatturato (contro l'1% proposto dal Consiglio nazionale) nell'industria audiovisiva locale. Lunedì 7 giugno, la camera alta dell'Assemblea è rimasta ferma sull'idea che gli streamer online dovrebbero essere soggetti a un vincolo fiscale paragonabile a quello che già coinvolge la Società svizzera di radiotelevisione e altri canali televisivi regionali. Disposizioni simili sono in discussione e approvate in tutta Europa. Ad esempio, la Spagna sta attualmente pianificando una tassa del 5% sul fatturato locale degli streamer e l'anno scorso la Polonia ha adottato una tassa dell'1,5% da pagare all'istituto cinematografico nazionale e finalizzata a finanziare la produzione di contenuti nazionali.

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Il Consiglio nazionale teme però che i costi aggiuntivi generati dalla “tassa Netflix” siano a carico degli utenti, che potrebbero vedersi addebitare maggiorazioni sui canoni di abbonamento. Il meccanismo consiste sostanzialmente in un obbligo di investimento nel settore audiovisivo del Paese, e se non riescono a farlo, gli streamer saranno costretti a pagare una cosiddetta tassa di "sostituzione". Durante i negoziati, il partito SVP/UDC ha invocato un compromesso del 2%, mentre altre forze politiche come l'FDP hanno mantenuto la pressione per mantenere la quota del 4%.

La tassa Netflix fa parte di una nuova legge sul cinema più ampia, inclusa nell'agenda dell'Ufficio federale della cultura per il periodo 2021-2024. La nuova legge sul cinema contiene anche la tanto discussa quota obbligatoria del 30% per i contenuti audiovisivi europei nell'offerta degli streamer online, già approvata da entrambe le camere. Il Consiglio nazionale proseguirà il dibattito. Cineuropa fornirà nuovi aggiornamenti ai lettori.

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(Tradotto dall'inglese)

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