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LES ARCS 2020

Recensione: Douce France

di 

- Attraverso un'inchiesta condotta sul loro territorio da un gruppo di studenti delle scuole superiori della banlieue parigina, il documentario di Geoffrey Couanon fa luce sulla presa di coscienza dei pro e contro dello sviluppo economico

Recensione: Douce France

Il rumore del traffico, il rombo continuo dei motori, rotatorie in abbondanza, tangenziali che portano allo spopolamento dei centri storici, centri commerciali tentacolari... "Mi ricorda un formicaio. Tutti questi luoghi in cui siamo cresciuti e che pian piano diventano parte di noi. Fast food, marchi di abbigliamento ridicolmente costosi...". Quando hai 17 anni, la tua visione dei grandi progetti di pianificazione del territorio e del loro impatto sul tuo futuro è tutt'altro che chiara, soprattutto quando vivi in una zona alla periferia di Parigi, economicamente svantaggiata e denigrata dai media. È questa consapevolezza crescente, questo risveglio delle giovani generazioni, che viene esaminato nel documentario di Geoffrey Couanon Douce France [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, un film presentato nella sezione Moving Mountains del 12° Festival di Les Arcs – in edizione digitale Hors Piste – prima della sua uscita francese il 24 febbraio, distribuito da Jour2Fête.

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"EuropaCity è il più grande, se non il più smisurato progetto di questo tipo in Europa, un complesso che comprende 230.000 mq di negozi, sale, un parco acquatico e persino una pista da sci artificiale. Si dice che inghiottirà 280 ettari di terreno buono per l’agricoltura alla periferia di una città che sta già perdendo 2m² di aree naturali ogni secondo". È il 2017 e siamo a Villepinte, dove i liceali Amina, Sami e Jennyfer sono stati incaricati di un'indagine dal loro insegnante di storia-geografia, che consiste nel "capire il territorio locale": "Se il Triangle de Gonesse sarà sviluppato, sarete potenziali clienti o lavoratori, quindi vi riguarda direttamente".

Così i nostri novelli investigatori, spinti inizialmente dall'ingenuità, ma anche dalla curiosità e dalla mancanza di pregiudizi tipici della loro età, si trovano a intraprendere un'esplorazione che aprirà loro gli occhi sulla questione, e in particolare sul fatto che la pianura agricola più fertile della Francia (minacciata dalla progressiva cementificazione) si trova a soli 20 minuti dalle loro case.

Incontri pubblici, appuntamenti con parlamentari locali e responsabili del progetto EuropaCity che sottolineano il vantaggio della futura creazione di posti di lavoro, i tre milioni di euro di investimenti sul tavolo, l'impatto favorevole che il progetto dovrebbe avere sulle entrate fiscali e sul valore delle proprietà nell'area... I nostri tre detective imparano tutto al riguardo, non da ultimo come leggere tra le righe del newspeak politico-economico positivista e come fermare i tentativi fatti da molti dei loro interlocutori di trattarli come piccola merce facilmente manipolabile. Sempre più perspicaci e incisivi nelle loro domande, giungono lentamente a formarsi le proprie opinioni, intervistando per strada anche i residenti della zona, negozianti e ragazzi della loro età, e attraverso la loro immersione nel mondo agricolo e nei cicli di consumo etico. Un'indagine altrettanto ricca di (vivaci) dibattiti tra i protagonisti, che li porta fino all'Assemblea Nazionale e che si rivela un formidabile acceleratore per i loro personali progetti per il futuro.

Ritratto sfaccettato, Douce France è un documentario che guadagna spessore man mano che cresce la comprensione dei protagonisti del film. Copre un numero enorme di questioni essenziali per la vita presente e futura dei giovani francesi. Dopo anni di attivismo cittadino, il governo francese ha finito per abbandonare il progetto EuropaCity. Ma un nuovo progetto di pianificazione urbana è ora in fase di revisione e il film è un'illustrazione perfetta, sia sottile che umile, dell'importanza vitale dell'informazione, del pensiero attivo e del dibattito collettivo e aperto nel nostro sviluppo come individui, ma anche nella nostra concezione di un futuro condiviso e socialmente impegnato.

Douce France è prodotto da Elzévir Films (che gestisce anche le vendite internazionali) e De Deux Choses Lune.

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