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GINEVRA 2020

Il GIFF distribuisce i suoi tre premi principali in egual parte ai trenta film in competizione

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- Costretto ad annullare la sua 26esima edizione a causa della crisi sanitaria, il festival di Ginevra scarta la possibilità di proporsi in versione digitale

Il GIFF distribuisce i suoi tre premi principali in egual parte ai trenta film in competizione
L'addetta stampa Chamsi Diba e il direttore artistico Emmanuel Cuénod in occasione della presentazione della programmazione del GIFF 2020 (© Lucien Fortunati)

Costretto ad annullare la sua 26esima edizione (6-15 novembre) e decidendo di non proporre un’edizione digitale, il Geneva International Film Festival (GIFF) intende inviare un messaggio forte in sostegno ai cineasti e altri creatori toccati in modo pesante dalla crisi sanitaria attuale: il suo obiettivo è quello di ribadire l’importanza centrale delle sale cinematografiche in quanto fautrici di un’esperienza collettiva unica e indispensabile.

D’accordo con la città di Ginevra e lo stato di Ginevra, partner principali del festival, il GIFF ha ridistribuito i 10'000 Chf normalmente concessi ai vincitori dei suoi tre Reflets d’Or, in modo equo fra i trenta film selezionati nelle differenti Competizioni internazionali: lungometraggi, opere multimediali immersive e serie TV. L’unico premio, dotato di 10'000 Chf, che è stato quest’anno assegnato ad un’opera precisa è stato l’European Script Award (per la prima volta assegnato dal GIFF), premio creato per sostenere le serie e le sceneggiature di scrittori emergenti provenienti da tutt’Europa. La giuria, composta dal critico e giornalista svizzero Nicolas Dufour, dalla regista, sceneggiatrice e produttrice rumeno-svizzera Elena Hazanov e dal critico e giornalista francese Raphaël Nieuwjaer, ha deliberato in modo virtuale premiando la serie (coproduzione fra Svezia e Stati Uniti) We Got This creata da Schiaffino Mussara (che ne è anche il coautore e interprete). Una serie che unisce brillantemente umorismo del nord ed efficacia statunitense, definita dalla giuria come provvista di una “radicale originalità”, “leggera e inventiva”.  Le altre due serie preselezionate, che però non hanno avuto la meglio, sono la danese Glow di Milad Avaz e l’ucraina Hide and Seek di Simon Glasenko.

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Ad occupare principalmente quest’edizione 2020 è stato il Geneva Digital Market, la piattaforma professionale del GIFF, arrivato alla sua ottava edizione. Organizzato per la prima volta interamente online, il GDM ha proposto, durante cinque giorni, un totale di 280 appuntamenti personalizzati che hanno permesso a creatori/trici numeriche, programmatori/trici, rappresentanti d’istituzioni e società attive nel campo del digitale, di entrare in contatto e discutere di differenti problematiche. Con il contributo di LucidWeb, startup basata a Bruxelles specializzata in WebXR, il GDM ha quest’anno proposto un nuovo strumento professionale dedicato all’innovazione audiovisiva: una XR Media Library composta da 30 opere multimediali immersive accessibile su computer, cellulare ma mache casco per realtà virtuale. Una delle prime piattaforme professionali di questo genere, la XR Media Library, rivendica la natura avanguardistica del festival ginevrino.

Arrivato alla sua ultima edizione come direttore artistico e generale, Emmanuel Cuénod lascia il posto a Anaïs Emery, dal 2006 cofondatrice e direttrice artistica del Neuchâtel International Fantastic Film Festival.

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