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LONDRA 2020

Recensione: Wildfire

di 

- Il film di Cathy Brady osserva l’impatto psicologico transgenerazionale del conflitto nordirlandese attraverso la storia di due sorelle irlandesi che vivono sotto una nuvola di dolore

Recensione: Wildfire
Nika McGuigan e Nora-Jane Noone in Wildfire

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è un film sui cuori spezzati e traumi transgenerazionali che traccia un parallelo tra i problemi che due sorelle devono affrontare, Kelly (Nika McGuigan) e Lauren (Nora-Jane Noone), e la vita dopo l’accordo del Venerdì Santo in una città sul confine tra l’Irlanda del Sud e l’Irlanda del Nord. Ha debuttato al Festival di Toronto prima di venire mostrato al BFI London Film Festival, dove la regista Cathy Brady è stata premiata con il IWC Schaffhausen Filmmaker Bursary Award, in associazione con il BFI.

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Il montaggio di apertura ci da indicazioni riguardante la natura allegorica del toccante film di debutto di Brady, usando filmati d'archivio di bombe, negoziazioni e rilascio di prigionieri, per raccontare una versione della storia della divisione nord e sud. In modo più pertinente, tratta dell’impatto psicologico della verità e riconciliazione, e come ciò possa influenzare una comunità – specialmente gli individui che credono che il loro dolore personale è stato ignorato, o compromesso, dall’accordo di pace.

Possono i combattenti per la libertà, ribelli, assassini, soldati, o come si vogliano chiamare, essere perdonati da coloro che hanno sofferto la perdita di un padre, marito, fratello o figlio? In seguito, sui cartelloni pubblicitari, in televisione e nelle radio, Brady ha il coraggio di affrontare la questione Brexit, facendo notare la nuvola nera che il divorzio tra il Regno Unito e l’Unione Europea ha creato sulla natura della pace in Irlanda.

Ciò che rende Wildfire così accattivante è la relazione tra le due sorelle e le verità sulla morte della madre che finalmente si riescono a comunicare. Quando Kelly ritorna a casa, dopo che era sparita per due anni, la sorella Lauren rimane perplessa, ma allo stesso tempo la capisce, nonostante lo sgomento che questo evento provoca a suo marito Sean (Martin McCann). Nella comunità locale, le ragazze hanno una reputazione per la loro follia, basata principalmente sul comportamento della loro madre deceduta, la quale a sua volta, ha sofferto dei traumi per colpa del conflitto nordirlandese.

Kelly, originariamente, è scappata in seguito alla morte della madre. Il suo ritorno vede dei vecchi comportamenti tornare in superficie, specialmente nella relazione con la sorella. Ci sono momenti in cui è divertente, tipo quando vanno a nuotare insieme e fanno commenti infantili per prendere in giro la natura arbitraria del confine. Altri invece, in cui è difficile, tipo quando discutono del cappotto che la madre aveva quando morì. C’è l’impressione che l'oscurità è sempre dietro l’angolo, con colazioni non consumate e del giardinaggio a mezzanotte che rappresentano segni della scissione. La grande rivelazione avviene in un pub (siamo in Irlanda dopo tutto), ma ciò che è rilevante in questa scena non sono le informazioni date, ma piuttosto il comportamento di Kelly mentre confronta un demone del suo passato.

L’interpretazione da parte di entrambe le protagoniste è molto emotiva. Purtroppo, questa è l’ultima performance di McGuigan, la quale ha perso la battaglia contro il cancro alla fine della produzione. Ci sono tante cose che Brady cerca di incorporare in questo film, il che fa accadere alcuni momenti troppo bruscamente. Comunque, è un piccolo difetto in una storia che si impegna ad investigare l’impatto psicologico duraturo delle bombe, piuttosto che i sentimenti viscerali immediati causati nel vederle esplodere.

Wildfire è una produzione Tempesta Film UK, Cowboy Films (Regno Unito) and Samson Films (Irlanda). Film Constellation ne gestisce le vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)

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