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MÁLAGA 2020

Recensione: El inconveniente

di 

- Bernabé Rico riesce più che bene ad adattare per il cinema l'applaudita opera teatrale 100 metros cuadrados, scritta da Juan Carlos Rubio

Recensione: El inconveniente
Juana Acosta e Kiti Mánver in El inconveniente

Tra i titoli che competono nella sezione ufficiale di questa 23ma edizione del Festival di Málaga attualmente in corso nella città andalusa, ce n'è uno che, umilmente, spicca senza contenere, a priori, grandi elementi al suo interno. Si tratta di El inconveniente [+leggi anche:
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, primo lungometraggio del sivigliano Bernabé Rico, che dopo aver diretto quattro cortometraggi si è avventurato nell'adattamento al cinema della fortunata opera teatrale 100 metros cuadrados di Juan Carlos Rubio, con cui ha (co)scritto la sceneggiatura.

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La prima piacevole sorpresa di El inconveniente sta nel constatare che quella grande attrice di Kiti Mánver (che questa settimana ha ricevuto un premio onorario a Malaga) si conferma come una delle presenze più stimolanti e talentuose del cinema spagnolo: basta ricordarla, per esempio, nel suo lavoro con Pedro Almodóvar (straordinaria madre di una ragazza con poteri mentali in Che ho fatto io per meritare questo?) affinché le frasi memorabili che le sono uscite dalle labbra molto tempo fa ci facciano sorridere di nuovo. Perché Kiti non solo ha il cuore e l'anima da comica, ma migliora e valorizza tutto ciò che tocca.

La seconda piacevole sorpresa di questo film è l'idea di partenza della trama: magnifica. Senza svelare troppo, diciamo che si tratta di una donna giovane, fredda e ambiziosa (Juana Acosta) che compra un appartamento a buon prezzo... con un piccolo intoppo, come avverte il titolo del film. E questo inconveniente ha la forma, l'atteggiamento e il malumore del personaggio di Lola, che Mánver centra anche grazie, bisogna ammetterlo, ai dialoghi brillanti ed estremamente divertenti.

La terza qualità di questo film senza pretese, ma che sicuramente risulterà popolare grazie alla simpatia che sprigiona, è la sua messa in scena, che in nessun momento lascia trasparire la sua origine teatrale. La regia degli attori, la struttura e, soprattutto, il suo ritmo e la sua regia elegante lo allontanano dal teatro filmato per trasformarlo in un lungometraggio dinamico, gioioso, ottimista e, sebbene finisca per cadere nelle convenzioni dei film in cui si confrontano due opposti, riesce a intrattenere, connettersi con il pubblico e animarlo, il che non è poco.

El inconveniente, il cui cast è completato da Carlos Areces, José Sacristán e Daniel Grao, è una produzione di Olmo Figueredo per La Claqueta PC e Talycual Producciones, in coproduzione con El inconveniente AIE e La Cruda Realidad, e in associazione con Filmax , che si occupa della distribuzione in Spagna e delle sue vendite internazionali.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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