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LOCARNO 2020

Il Locarno Festival reinventa la sua programmazione

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- Il festival ha selezionato i venti film (la metà internazionali e l’altra metà svizzeri) che faranno parte della sua nuova iniziativa The Films After Tomorrow

Il Locarno Festival reinventa la sua programmazione
Il regista Miguel Gomes, il cui progetto Savagery è stato selezionato

Costretto, come la maggior parte dei grandi avvenimenti cinematografici, a rivedere il suo formato a causa della pandemia di Covid19 che ha paralizzato il mondo culturale (e non solo), il Locarno Festival reinventa la sua edizione 2020 che si svilupperà attorno al nuovo progetto The Films After Tomorrow, nato con lo scopo di sostenere una serie di progetti bloccati sul nascere.

Coscienti dell’estrema fragilità del momento presente che ha tarpato le ali a numerosi film costretti ad interrompere le riprese, il Locarno Festival intende, per la sua edizione 2020, sostenere venti registi mostrando come si può concretamente reagire alla crisi. I quattro premi principali: due Pardi 2020 (70'000 Chf ognuno) che saranno assegnati ad un progetto internazionale e ad un altro svizzero, il Campari Award (50'000 Chf) e lo Swatch Award (30'000 Chf), ambedue per un progetto internazionale, senza dimenticare il premio SRG SSR Award (100'000 Chf) che ricompenserà un progetto svizzero sotto forma di una campagna pubblicitaria televisiva del valore di 100'000 Chf, verranno assegnati il 15 agosto da due giurie esclusivamente composte da registi (i cui nomi saranno ufficialmente resi noti nelle prossime settimane). Gli importanti premi hanno lo scopo di permettere ai film di essere completati e/o alle produzioni di riprendere. Le due giurie ufficiali saranno arricchite da quella dei giovani nata da un’iniziativa di Cinema & Gioventù che assegnerà vari premi: 5'000 Chf per il miglior progetto internazionale, 3'000 Chf per il miglior progetto svizzero, ed altri 3'000 Chf per il premio Environment is quality of life.

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Dei 545 progetti provenienti da 101 paesi diversi che hanno partecipato alla selezione, solo dieci internazionali e 10 svizzeri faranno parte della nuova iniziativa locarnese. Un mix di registi già abituati ai circuiti dei festival internazionali e nuovi agguerriti talenti, per una selezione finale audace e ricca dello spirito avventuriero tanto caro al Locarno Festival. Fra i dieci film internazionali selezionati (la metà dei quali di registe donne) troviamo ben otto produzioni e coproduzioni europee: i due habitué del Locarno Festival Lav Diaz e il suo When The Waves Are Gone [+leggi anche:
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e Wang Bing con I Come From Ikotun, la regista francese Axelle Ropert con Petite Solange [+leggi anche:
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intervista: Axelle Ropert
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, il portoghese Miguel Gomes con Savagery, De Humani Corporis Fabrica [+leggi anche:
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 del duo di registi Verena Paravel e Lucien Castaing-Taylor, Human Flowers of Flesh [+leggi anche:
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 della giovane regista tedesca Helena Wittmann e Eureka [+leggi anche:
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di Lisandro Alonso,. Ad accompagnarli ci sarà Chocobar dell’esplosiva Lucrecia Martel e Nowhere Near di Miko Reverenza.

Per quanto riguarda i dieci progetti svizzeri, si nota una forte presenza di film di giovani registi al loro primo o secondo film: i debuttanti Raphaël Dubach e Mateo Ybarra che presenteranno il loro LUX [+leggi anche:
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, il primo film di Elie Grappe Olga [+leggi anche:
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intervista: Elie Grappe
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, quello dell’argentina formatasi alla HEAD di Ginevra Marí Alessandrini con il suo Zahorí [+leggi anche:
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e il primo lungometraggio di Andreas Fontana Azor [+leggi anche:
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. Al loro secondo film invece Michael Koch, già presente a Locarno nel 2016 con Marija [+leggi anche:
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che ha ottenuto la menzione speciale della giuria ecumenica e il premio della giuria dei giovani, che difenderà il suo nuovo progetto A Piece of Sky [+leggi anche:
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intervista: Michael Koch
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. Già abituati ai circuiti festivalieri invece gli ultimi quattro registi selezionati nella categoria svizzera: Far West di Pierre-François Sauter (già presente a Locarno 2016 nella sezione Panorama suisse con Calabria [+leggi anche:
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), L’Afrique des femmes di Mohammed Soudani, Les histoires d’amour de Liv S. di Anna Luif e Une fleur à la bouche [+leggi anche:
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del francese Eric Baudelaire.

La presentazione dei venti progetti selezionati, con tanto di sinossi, immagini e presentazioni video dei lavori in divenire da parte dei registi stessi, sarà accessibile al pubblico dal 5 al 15 agosto sul sito del festival. Durante lo stesso periodo, alcuni dei registi selezionati terranno delle masterclasses online aperte al pubblico durante le quali discuteranno del loro lavoro e del futuro (incerto) del cinema d’oggi.

I progetti selezionati:

Progetti internazionali

ChocobarLucrecia Martel (Argentina/Stati Uniti/Paesi Bassi)
Produzione: Rei Cine (Benjamin Domenech), Louverture Films, Lemming Film

Cidade; Campo [+leggi anche:
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Juliana Rojas (Brasile)
Produzione: Dezenove Som e Imagens (Sara Silveira)

De Humani Corporis Fabrica [+leggi anche:
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 – Verena Paravel, Lucien Castaing-Taylor (Francia/Stati Uniti)
Produzione: Norte Productions (Valentina Novati), Sensory Ethnography Lab (Verena Paravel, Lucien Castaing-Taylor)

Eureka [+leggi anche:
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- Lisandro Alonso (Francia/Germania/Portogallo/Messico/Argentina)
Produzione: Luxbox (Fiorella Moretti, Hédi Zardi), Komplizen, Rosa Filmes, Mr. Woo, 4L

Human Flowers of Flesh [+leggi anche:
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intervista: Helena Wittmann
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Helena Wittmann (Germania/Francia)
Produzione: Fünferfilm (Frank Scheuffele, Karsten Krause, Julia Cöllen), Tita Productions (Christophe Bouffil)

I Come From IkotunWang Bing (Francia/Cina)
Produzione: Idéale Audience (Hélène Le Coeur, Pierre-Olivier Bardet), WIL Productions (Lihong Kong)

When The Waves Are Gone [+leggi anche:
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intervista: Lav Diaz
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Lav Diaz (Filippine/Francia/Portogallo/Danimarca)
Produzione: Films Boutique (Jean-Christophe Simon, Gabor Greiner), Epicmedia Productions (Bianca Balbuena, Bradley Liew), Rosa Filmes (Joaquim Sapinho), Snowglobe Film (Eva Jakobsen, Katrin Pors, Mikkel Jersin)

Nowhere NearMiko Revereza (Filippine/Messico/USA)
Produzione: Los Otros (Shireen Seno), Cine Droga

Petite Solange [+leggi anche:
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intervista: Axelle Ropert
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Axelle Ropert (Francia)
Produzione: Aurora Films (Charlotte Vincent)

Savagery –  Miguel Gomes (Portogallo/Francia/Brasile/Cina/Grecia)
Produzione: O Som e a Fúria (Luís Urbano), Shellac Sud, RT Features, Rediance Films, Faliro House

Progetti svizzeri

Azor [+leggi anche:
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intervista: Andreas Fontana
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Andreas Fontana (Svizzera/Argentina/Francia)
Produzione: Alina Film (Eugenia Mumenthaler, David Epiney), RTS, Ruda cine, Local Films

A Piece of Sky [+leggi anche:
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intervista: Michael Koch
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Michael Koch (Svizzera/Germania)
Produzione: hugofilm features (Christof Neracher), Pandora Film Produktion, SRF SRG SSR, ARTE

Far WestPierre-François Sauter (Svizzera/Portogallo/Italia)
Produzione: Le Laboratoire Central (Nadejda Magnenat), Terratreme (João Matos), Qoomoon (Luciano Barisone, Luca Scarabelli)

Une fleur à la bouche [+leggi anche:
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Eric Baudelaire (Svizzera/Francia)
Produzione: Kunst Halle Sankt Gallen (Giovanni Carmine), Poulet-Malassis Films (Eric Baudelaire)

L’Afrique des femmesMohammed Soudani (Svizzera/Costa d’Avorio)
Produzione: Amka Films Productions (Tiziana Soudani (1955-2020), Michela Pini, Amel Soudani), RSI SRG SSR, Nikady's Production (Djira Youssouf)

Les histoires d’amour de Liv S.Anna Luif (Svizzera)
Produzione: Beauvoir Films (Aline Schmid)

LUX [+leggi anche:
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 – Raphaël Dubach, Mateo Ybarra (Svizzera)
Produzione: Jeunes Sauvages (Raphaël Dubach, Mateo Ybarra)

Olga [+leggi anche:
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intervista: Elie Grappe
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 – Elie Grappe (Svizzera/Francia)
Produzione: Pointprod (Jean-Marc Fröhle), Cinéma Defacto (Tom Dercourt), RTS SRG SSR, Canal+

Unrest [+leggi anche:
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intervista: Cyril Schäublin
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Cyril Schäublin (Svizzera)
Produzione: Seeland Filmproduktion (Linda Vogel, Michela Pini)

Zahorí [+leggi anche:
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intervista: Marí Alessandrini
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Marí Alessandrini (Svizzera/Argentina/Cile/Francia)
Produzione: Le Laboratoire Central (Nadejda Magnenat), El Calefón Cine (Juan Carlos Maristany), Cinestación (Dominga Sotomayor), Norte Productions (Valentina Novati)

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