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BLACK NIGHTS 2019 Concorso Opere prime

Recensione: Looted

di 

- Nel suo film d'esordio, Rene Pannevis parla di crimine e moralità osservando la vita dei ladri di auto in una città costiera inglese

Recensione: Looted
Charley Palmer Rothwell in Looted

Il dramma del regista Rene Pannevis Looted [+leggi anche:
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intervista: Rene Pannevis
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ha avuto la sua prima mondiale al Black Nights Film Festival di Tallinn, dove è stato proiettato nel Concorso Opere prime.

Ambientato in una città costiera inglese, il film segue Rob (Charley Palmer Rothwell), un 21enne che conduce una doppia vita. Trascorre le sue "ore di lavoro" rubando auto insieme al suo migliore amico, Leo (Thomas Turgoose), e alla loro banda: JP (Anders Hayward) e la fidanzata di Leo, Kasia (la figlia di Roman Polanski, Morgane Polanski). A casa, tuttavia, Rob deve prendersi cura di suo padre costretto a letto, Oswald (Tom Fisher), che pensa che suo figlio sia impegnato alla ricerca di un lavoro. Nonostante abbia cercato di mantenere separati questi due mondi, dopo una visita casuale di Kasia e Leo, il muro tra i mondi inizia a sgretolarsi.

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La città non è più quella di una volta e le prospettive per trovare un lavoro – e costruirsi un futuro migliore – sono molto limitate. La sensazione di vuoto del luogo e l'attenzione sul gruppo di personaggi principali – il loro contatto con gli estranei è occasionale e minimale – stabilisce una sensazione di isolamento che viene accentuata dall'aspetto freddo e bluastro del film.

Sebbene la vita criminale sia un tema prevalente in tutto il film, il focus principale di Looted è sulle relazioni tese di Rob con le persone che lo circondano. L’assertivo e aggressivo Leo, che è amico di Rob fin dall'infanzia, ha il controllo su di lui, cosa che è difficile da cambiare. La complicata relazione di Rob con suo padre morente prende il sopravvento a casa. L'unica forza positiva nella sua vita è Kasia, ma sta con Leo, la cui natura dominante sta influenzando anche lei... E anche i brividi che la storia porta sono dovuti più alle complicate relazioni che all'aspetto criminale della narrazione, che funge come un mezzo per esaminare il tema dell'ambiguità morale, esplorato principalmente attraverso Rob e la sua duplice natura. La sua passione per le auto si è trasformata in una carriera criminale, ma che lo aiuta a finanziare le cure per suo padre malato, che nutre amorevolmente, lava e accudisce, poiché Oswald vuole stare lontano dagli ospedali.

Le domande che ruotano attorno all'ambiguità morale sono portate alla ribalta anche attraverso altri personaggi, ma su scala minore. Oswald, un marinaio, assente per gran parte della vita di Rob, cerca di rimediare registrando un cordiale messaggio di addio per suo figlio sul letto di morte. Nel frattempo, Kasia, che non ha problemi a prendere parte ai furti d'auto, mostra un calore e una compassione incredibili verso Oswald.

Pannevis ha sapientemente creato un'atmosfera realistica e isolata; tuttavia, a volte la storia può sembrare un po' tenue e talvolta fa fatica a reggere la durata che gli è stata assegnata. Fortunatamente, Looted vanta un grande cast di attori a sostegno di momenti del genere. Le loro performance realistiche sono centrate e, in tandem con la camera a mano del DoP Aadel Nodeh-Farahani, trasmettono opportunamente il tono socio-realistico di questo film che esplora la vita tra giusto e sbagliato.

Looted è un progetto di Film London con il suppporto del programma Microwave, ed è prodotto da BBC Films, Riverhouse e BFI Film Fund.

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(Tradotto dall'inglese)

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