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IL CAIRO 2019

Recensione: Between Heaven and Earth

di 

- Il privato diventa politico nell'interessante terzo film di Najwa Najjar, in cui la regista-sceneggiatrice esamina più da vicino le complicate relazioni in Medio Oriente

Recensione: Between Heaven and Earth
Firas Nassar e Mouna Hawa in Between Heaven and Earth

Il loro divorzio si preannuncia veloce, pulito e facile. La più grande difficoltà nel caso di Salma e Tamer sembra non essere la divisione dei beni o lavare i panni sporchi in pubblico, ma piuttosto attraversare il confine israeliano. Vivono in Palestina da cinque anni, ma devono andare nella madrepatria di Salma per portare a termine i loro affari. Fortunatamente, Tamer ottiene un pass di tre giorni, ma quando la futura ex coppia arriva in tribunale, le cose si complicano. Le informazioni relative al defunto padre di Tamer non coincidono. Era un famoso scrittore e attivista, ucciso decenni prima, ma secondo il database israeliano, è ancora vivo e ha un figlio chiamato Tamir, non Tamer. Per risolvere questo inconveniente, hanno bisogno di trovare l'ex amante del padre, che pare fosse un’indovina, oltre ad essere un’ebrea irachena. Concessa una proroga di 72 ore, alla fine si imbarcano in un viaggio attraverso una terra irta di tensione, dove il rapporto tra arabi ed ebrei è civile per il momento, ma sempre sul punto di scoppiare.

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In Between Heaven and Earth, che ha avuto giustamente la sua anteprima mondiale al 41° Cairo Film Festival, la regista e sceneggiatrice Najwa Najjar pone ostacoli sulla strada di Salma e Tamer: una fastidiosa coppia francese che ha una relazione di amore-odio, una donna sola israeliana che li accoglie per la notte e una festa di matrimonio. Najjar li usa come un modo per i protagonisti di vedere cose che avevano precedentemente ignorato o di cui non erano a conoscenza, il che aiuta il pubblico a connettersi con loro e a seguire il loro percorso emotivo. Between Heaven and Earth è più di un road movie in senso letterale e trova un buon equilibrio tra la storia personale e il contesto politico.

Una coppia che sta affrontando un divorzio ma che si rende conto di avere ancora qualcosa in comune e di provare affetto reciproco è una metafora chiara ed efficace per il conflitto in Medio Oriente, almeno per quanto riguarda il modo in cui è presentato nel film: lontano dalla politica, dai battibecchi e dagli attacchi. Salma e Tamer sono della classe media e si avvicinano alla mezza età, ma soprattutto sono stanchi e affaticati. Vogliono dividersi e vivere il resto della loro vita in pace. Per l'uomo, questo non sarà possibile finché non affronterà il suo passato doloroso, ammetterà il trauma che ha vissuto e avvierà il processo di guarigione. Il conflitto tra Salma e Tamer può sembrare un po’ stereotipato, ma pulsa di un'energia autentica, e questo è merito degli attori, Mouna Hawa e Firas Nassar. La narrazione di Najjar è avvincente e chiara, anche se a volte ci sono troppi dettagli politici che possono confondere un pubblico meno ferrato sulla recente storia mediorientale.

Between Heaven and Earth è il terzo film di Najwa Najjar, e quello suo precedente, Eyes of a Thief, è stato il candidato palestinese all’Oscar 2015. Il film unisce gli sforzi di Palestina, Islanda e Lussemburgo, ed era stato presentato a Cairo Film Connection nel 2015. Hani Kort, Adrien Chef, Paul Thiltges e Fahad Jabali sono i produttori, mentre le compagnie di produzione coinvolte sono Ustura Films, PTD Studio e Oktober Films. I diritti di vendita internazionale sono ancora disponibili.

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(Tradotto dall'inglese)

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