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VIENNALE 2019

Recensione: This Movie Is a Gift

di 

- Il nuovo documentario di Anja Salomonowitz è un ritratto molto personale di un artista e delle sue opere, un regalo sia per Daniel Spoerri che per il pubblico

Recensione: This Movie Is a Gift
Daniel Spoerri in This Movie Is a Gift

Daniel Spoerri è un artista multidisciplinare svizzero noto soprattutto per le sue opere nel regno delle arti visive e come forza trainante dei movimenti del Nuovo Realismo, Fluxus e Eat Art. Durante la sua lunga e fruttuosa vita (è nato nel 1930 ed è ancora vivo e attivo), ha anche scritto poesie, è stato un ballerino professionista, regista teatrale d'avanguardia e filmmaker sperimentale. È il soggetto principale dell'ultimo documentario di Anja Salomonowitz, This Movie Is a Gift [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, presentato in prima mondiale alla Viennale.

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Si tratta di un documentario insolito, e questo è evidente fin dall'inizio. Salomonowitz è presente anche come narratrice e personaggio attivo, affermando le sue intenzioni direttamente al microfono. Apre il film con la versione completa del cortometraggio di Spoerri Resurrection (1969), che esamina una delle sue eterne preoccupazioni, il ciclo della vita, ma al contrario.

Solo dopo il cortometraggio, che occupa otto minuti della durata totale di 72 minuti, procede con i titoli di testa e l'introduzione dei suoi personaggi e soggetti. Il primo è il figlio del regista, Oskar, che rompe il ghiaccio con uno scherzo prima di assumere i ruoli di narratore che rievoca i ricordi d'infanzia di Spoerri, e di studente modello interessato al lavoro dell'artista. Questo genere di espediente potrebbe sembrare insipido, ma funziona bene qui per diversi motivi, uno dei quali è l'interesse apparentemente genuino di Oskar per il lavoro di Spoerri, la tecnica e la logica dietro di esso, nonché la rilassata interazione tra i due in un un paio di scene più tardi. Un altro motivo è la presenza imponente di Spoerri sia quando parla della sua arte sia quando riflette sulla sua infanzia come ragazzo ebreo secolare nella Romania fascista e come figlio non amato di suo padre, con la saggezza e l'atteggiamento di un uomo anziano esperto e una completa mancanza di sentimentalismo che controbilancia l'ingenuità spontanea di Oskar.

Salomonowitz è presente come narratrice attiva che spiega le sue motivazioni per fare un film su Spoerri, inteso come un regalo che gli fa. In questo modo, desidera ripagarlo per un regalo che lui le ha fatto, un'opera d'arte incentrata su un oggetto che apparteneva al padre recentemente deceduto. Sia l'artista-soggetto che la regista sono definiti dalle relazioni che hanno avuto con i loro padri, anche se queste sono di natura completamente diversa.

L'approccio schietto alla narrazione della regista è accompagnato proprio dallo stile cinematografico che sceglie. Il delicato equilibrio che viene raggiunto tra le riprese statiche e manuali di Martin Putz, il sound design semplice ma fuori dal comune di Veronika Hlawatsch sottolineato dalla delicata partitura di Bernhard Fleischmann, dominata da un piano su un loop elettronico, e i puliti tagli in asse del montaggio di Eleonora Camizzi e Petra Zöpnek, rendono This Movie Is a Gift una visione piacevole e un regalo davvero degno, sia per Daniel Spoerri che per il pubblico.

This Movie Is a Gift è prodotto dalla stessa Anja Salomonowitz e dall’austriaca Virgil Widrich Film- und Multimediaproduktion. Il film è già distribuito in patria, grazie a Stadtkino Filmverleih, mentre Sixpack Film gestisce le vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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