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TORONTO 2019 Discovery

Recensione: Noura's Dream

di 

- Hinde Boujemaa analizza le travagliate sfumature dell'amore e della legge in Tunisia con un primo lungometraggio di finzione che fa brillare Hend Sabri e Lotfi Abdelli

Recensione: Noura's Dream
Hend Sabri in Noura’s Dream

In Tunisia, l'articolo 236 del codice penale punisce l'adulterio con la reclusione per cinque anni e una multa di 500 dinari, ma solo l'altro coniuge può avviare il procedimento ed eventualmente arrestarlo. Questo è il tema esplorato dalla regista e sceneggiatrice Hinde Boujemaa (notata nel 2012 con il documentario C'est mieux demain) con il suo primo lungometraggio di finzione, Noura’s Dream [+leggi anche:
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, presentato in anteprima mondiale nella sezione Discovery del 44° Festival di Toronto, e che sarà proiettato nella sezione New Directors del 67° Festival di San Sebastián. Una problematica all’incrocio tra vita sociale e privata che la regista affronta attraverso una semplice storia non priva di sfumature che le consente anche di tracciare un ritratto del suo paese.

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"Ti amo così tanto che voglio morderti". L'amore ha le sue ragioni che la ragione non conosce e l'avventura clandestina di Noura (Hind Sabri) e Lassad (Hakim Boumassoudi) ne è un esempio perfetto. Perché non solo Noura, che lavora nella lavanderia di un ospedale, è madre di tre bambini piccoli che cresce da sola, ma suo marito Jamel (Lofti Abdelli) è in prigione mentre sua moglie sta aspettando impazientemente la conclusione imminente di una procedura di divorzio avviata in segreto. La libertà e un nuovo inizio sono quindi a portata di mano per Noura che non nasconde a suo marito, nel parlatorio del carcere, la sua estrema stanchezza di una vita di coppia e familiare deteriorata dagli errori di Jamel, quando all’improvviso questo beneficia di una grazia presidenziale, provvidenziale per lui e totalmente spaventosa per sua moglie. Presa tra i crescenti sospetti del minaccioso Jamel ("perché ti sei trasferita senza dirmelo?") che intende esercitare tutti i suoi diritti di marito, e le suppliche del suo amante ("o stiamo insieme, o è finita") che la esorta a fuggire dalla casa coniugale, Noura dovrà prendere una decisione molto seria...

Analizzando abilmente le relazioni squilibrate tra uomini e donne nel suo paese e l'irrazionalità dell'amore (comprese le bugie) grazie a una sceneggiatura efficace e a ottimi interpreti, Hinde Boujemaa delinea anche un ritratto della società tunisina in cui la legge può scendere a patti con l'arbitrario, la polizia con i delinquenti, e dove regnano i rapporti di dominazione violenta (specialmente sessuale). Un dipinto in chiaroscuro che non risparmia nessun personaggio e che punta i suoi riflettori (come aveva fatto a modo suo Sofia [+leggi anche:
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intervista: Meryem Benm'Barek
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della marocchina Meryem Benm'Barek) su un certo oscurantismo giuridico che emargina le donne. Una "denuncia" ovviamente facilitata nel film dal fatto che il marito è un delinquente, ma che non toglie nulla alla rilevanza della tematica e che aggiunge un elemento di suspense alla narrazione.

Prodotto dai tunisini di Propaganda Productions, i belgi di Eklektik Productions e i francesi di Films de l’Après-Midi, Noura’s Dream è venduto nel mondo da Wild Bunch. L’uscita francese è orchestrata da Paname Distribution il 13 novembre.

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(Tradotto dal francese)

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