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FILM Ungheria

Recensione: X - The eXploited

di 

- Il cineasta ungherese Károly Ujj Mészáros torna con un thriller oscuro, con intenti spettacolari e contorni ideologici torbidi, sul peso del passato

Recensione: X - The eXploited

Quando sullo sfondo di una scena di inseguimento per le strade di Budapest si intravede un cinema che espone i manifesti di Poliziotto o canaglia di Georges Lautner (con Jean-Paul Belmondo) e Blow Up di Michelangelo Antonioni, ci si fa un'idea delle intenzioni di Károly Ujj Mészáros in X - The eXploited [+leggi anche:
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, suo secondo lungometraggio dopo l’apprezzato Liza, the Fox Fairy. Lanciato il 1° novembre nelle sale ungheresi da InterCom, il film naviga infatti tra un’indagine poliziesca à tiroirs in un'atmosfera tossica alla Seven, sullo sfondo di pesanti e ambigui segreti politici-realisti, e un film di genere puro con i suoi archetipi (poliziotta traumatizzata, gerarchia definita, compagno di squadra leale, omicidi seriali che mascherano altri problemi, ecc.) attraverso i quali il regista cerca di dimostrare più la sua padronanza formale dello stile americano che delle sfumature. Un mosaico da cui si sprigiona un eccesso di enfasi e di messaggi relativamente equivoci che non manca comunque di interesse, sia per l'evidente potenziale del regista in termini di messa in scena sia per il suo approccio ideologico (molto meno caricaturale di quanto possa sembrare di primo acchito) alle influenze underground pre-1989 su una società contemporanea sull'orlo del collasso.

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Eva (Mónika Balsai) soffre di attacchi di panico da quando suo marito, che era ispettore di polizia come lei, si è suicidato 15 anni prima, e rifiuta di recarsi sulle scene del crimine. Ma il suo meticoloso esame delle fotografie di tre morti classificate come suicidi la mette presto, con il suo collega Peter (Zoltán Schmied), sulle tracce di quello che sembra essere un serial killer che opera a Budapest in piena guerriglia urbana. "Tradimento dell’intellighenzia", "corruzione", "sfruttamento del potere politico per guadagnare influenza economica", "xenofobia; incitazione a sentimenti negativi nei confronti di ebrei e zingari", "delocalizzazioni e privatizzazioni dannose", "mantenere il potere politico con la violenza": i messaggi nascosti sulla scena degli omicidi conducono le indagini verso un attivista radicale. Ma nel frattempo, un uomo tenta di sopravvivere a un assalto nella sua lussuosa villa e quando Eva collega i vari casi fra loro emergerà un panorama diverso (e più pericoloso) che affonda le sue radici nel lato oscuro del pre-1989, radici collegate ad alcune alte sfere politiche nazionali di oggi...

Costruito sul tema della necessità di far luce sul passato e di confrontarsi con le proprie paure, X - The eXploited dipinge un quadro particolarmente cupo di un'era incancrenita e schiacciante sull'orlo della guerra civile. Nel dispiegare il suo piuttosto classico intrigo poliziesco, il film non ha mezze misure, a rischio di diventare ampolloso e sbruffone, premendo molto forte su ogni sequenza, sia visivamente (specialmente con le sue inquadrature capovolte dell’urbanizzazione estrema) sia sulla caratterizzazione dei personaggi. Ma questa ovvia sovrabbondanza non toglie nulla alla brutale efficacia della storia e offre uno scorcio straordinario delle possibilità di un cineasta che deve ancora imparare a incanalare il suo talento e a purificare il suo stile.

Prodotto da FocusFox Studio, X - The eXploited è venduto da HNFF World Sales.

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(Tradotto dal francese)

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