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TORONTO 2018 Discovery

Recensione: Summer Survivors

di 

- TORONTO 2018: La regista e sceneggiatrice lituana Marija Kavtaradzė esordisce con una pellicola emozionante ed incoraggiante che esplora la malattia mentale da un punto di vista realistico e positivo

Recensione: Summer Survivors
Paulius Markevičius e Gelminė Glemžaitė in Summer Survivors

La regista e sceneggiatrice lituana emergente Marija Kavtaradzė ha già diretto una serie di cortometraggi, di cui uno dei più recenti, I’m Twenty Something, ha vinto il Best Student Film Award ai Lithuanian Film Academy Awards del 2015. In qualità di sceneggiatrice, ha preso parte alla scrittura del lungometraggio di Andrius Blaževičius, The Saint [+leggi anche:
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, particolarmente acclamato in Lituania. Summer Survivors [+leggi anche:
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intervista: Marija Kavtaradzė
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, la prima pellicola interamente firmata da Kavtaradzė, è stata pluripremiata nella sezione Discovery della 43esima edizione del Toronto International Film Festival.

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Indrė, ambiziosa psicologa sulla ventina (Indrė Patkauskaitė) ha da poco iniziato a far parte di un’equipe in una rinomata clinica a Vilnius. Un giovane paziente, Paulius (Paulius Markevičius), che soffre di disturbo bipolare, necessita di essere trasferito in un’altra struttura nella città marittima di Palanga. A Indrė viene richiesto di portarlo presso la nuova struttura e per quanto riluttante, acconsente con la sola condizione di ricevere un aumento. Si aggiunge anche una ragazza, Justė (Gelminė Glemžaitė), in cura dopo aver tentato il suicidio e così come la capo infermiera della clinica, Danguolė (Vilija Grigaitytė). La singolare carovana, parte per questo viaggio inaspettato che, oltre a far loro raggiungere la meta, sarà un motivo per svelare le loro battaglie interiori e sfide per la sopravvivenza.

Kavtaradzė è stata in grado di realizzare un film estremamente sensibile ed emozionante: seppur incentrato su una problematica abbastanza ostica, ovvero i diversi aspetti dei disturbi mentali, riesce a mantenere il suo umorismo e la sua natura leggera, offrendo uno sguardo inedito su un mondo che di solito viene dipinto in maniera molto cupa. Summer Survivors non è l’ennesimo dramma sui problemi dei pazienti bensì riflette il loro coraggio e la loro determinazione nel vivere una vita in balia dalla loro malattia. La regista porta lo spettatore estremamente vicino agli eroi, così che i loro invisibili dissidi interiori siano sempre presenti ma non più così distanti. Rappresentano semplicemente un altro elemento della personalità di ciascun personaggio.

Nonostante abbiano delle personalità così differenti, quasi contrastanti, i tre protagonisti impareranno a convivere durante un viaggio così lungo. L’umore perennemente instabile ma estroverso di Paulius entra in contrapposizione con la riservatezza e silenziosa timidezza di Justė e perfino Indrė è costretta ad aprirsi un po’ con gli altri, nonostante la sua riluttanza a comunicare. Questo equilibrio dolceamaro viene grandiosamente raggiunto, anche quando ogni personaggio inizia a oltrepassare certi confini, poiché quando accade è privo di qualsiasi strumentalizzazione, manifestandosi in un processo così naturale e commovente da garantire una certa catarsi sia per lo spettatore che per i protagonisti.

Summer Survivors rappresenta un onesto approccio alla problematica della salute mentale. Grazie alle performance organiche dei vari membri del cast, questo realismo riesce a essere ben veicolato in modo disinvolto sullo schermo, pervadendolo di un’aria modesta e incoraggiante. Persistono gli elementi drammatici, tuttavia l’umorismo pungente e il sarcasmo, uniti all’allegria del viaggio, riescono a produrre un impatto finale straordinariamente positivo. L’approccio fresco e sicuro di sé di Kavtaradzė, inoltre, permette al film di respirare, sia da un punto di vista visivo attraverso gli ampi spazi aperti catturati da Laurynas Bareiša e Vytautas Katkus, sia da un punto di vista narrativo poiché gli “strani” momenti di silenzio e le discussioni accanite aumentano la naturalezza della situazione.

Aggiungendo la malinconia a quelle performance toccanti e ridicolizzando i tabù sul tema delle malattie mentali, Summer Survivors offre una storia sorprendentemente onesta che attira lo spettatore e lo invita a diventare un altro passeggero di questo viaggio estivo e ricco di positività determinato a distruggere ogni pregiudizio sociale.

Summer Survivors è una pellicola lituana coprodotta da Marija Razgutė (M-Films) con Klementina Remeikaitė (Afterschool).  La distribuzione internazionale è gestita dalla compagnia greca Heretic Outreach.

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(Tradotto dall'inglese da Carlotta Cutrale)

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