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IFFR 2018 Signatures

O termómetro de Galileu: conoscere Tonino De Bernardi

di 

- La regista portoghese Teresa Villaverde ha presentato a Rotterdam una sorta di saggio sperimentale sulla figura del cineasta italiano Tonino De Bernardi

O termómetro de Galileu: conoscere Tonino De Bernardi

La sezione Signatures del Festival di Rotterdam ha accolto la prima mondiale del nuovo film di Teresa Villaverde. Stavolta, la regista habitué della manifestazione olandese ha sorpreso il pubblico con l’opera più inclassificabile della sua filmografia. O termómetro de Galileu [+leggi anche:
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è una sorta di saggio sperimentale sulla figura del cineasta italiano Tonino De Bernardi (anche lui presente in questa edizione del Festival di Rotterdam per presentare la sua singolare docufiction Ifigenia in Aulide [+leggi anche:
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). L’autrice di Colo [+leggi anche:
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ha composto una lettera aperta, rivolta al suo amico, in cui rende pubblico come intenda e quanto ami il cinema di costui.

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O termómetro de Galileu parte con un prologo metacinematografico che indica il desiderio di Teresa Villaverde di collegare le opere e le anime di entrambi attraverso questo film. Il nuovo film della regista portoghese inizia con un’inquadratura fissa su un televisore spento degli anni Novanta. In seguito, una mano inserisce un nastro VHS del capolavoro di Tonino De Bernardi Electra, e il film comincia. Così, con questa scena iniziale, Villaverde decide che i primi dieci minuti di O termómetro de Galileu siano come l'inizio di uno dei film più importanti del suo grande amico.

Come sarà evidente, O termómetro de Galileu è molto più che un ripasso della filmografia del regista di Piccoli orrori. Villaverde accompagna i filmati originali delle migliori opere di De Bernardi con immagini della casa di campagna dove risiede il regista con la sua famiglia; così come estratti dal suo diario personale (letto in italiano dalla stessa Villaverde), o recitazioni di poesie di Pier Paolo Pasolini e del celebre Howl and Other Poems di Allen Ginsberg. Questa giustapposizione di elementi visivi e sonori compongono un saggio poetico sull'ammirazione e l'amicizia tra i registi.

La grande scoperta di questo film è la scommessa sulla sperimentazione formale che compie Teresa Villaverde sotto forma di saggio. Tuttavia, le interviste che la regista realizzerà con i familiari – in particolare i nipoti – e lo stesso De Bernardi finiranno per monopolizzare la nostra attenzione. In queste conversazioni improvvisate, Villaverde ci mostra un regista ossessionato dalle tragedie greche a causa di un trauma adolescenziale che non è stato in grado di superare. Come confessa Tonino De Bernardi, il suicidio di un parente lo ha portato a rifugiarsi nella lettura di Euripide, poiché nelle sue tragedie il suicidio è una questione di eroi.

Il documentario O termómetro de Galileu è prodotto dalla compagnia portoghese Alce Filmes, e delle vendite internazionali si occupa Portugal Film.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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