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CINEMED 2017 Concorso

Luna: “Sei tu a scegliere: se te ne vai, non torni più”

di 

- Elsa Diringer firma un primo lungometraggio sensibile e realista su una sedicenne che cerca di liberarsi dagli errori del suo passato

Luna: “Sei tu a scegliere: se te ne vai, non torni più”
Laëtitia Clément in Luna

“A che ora ho l'appuntamento per abortire, mercoledì, mamma?” Elsa Diringer ha scelto di ambientareLuna [+leggi anche:
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, il suo primo lungometraggio, presentato in concorso al 39o Festival del cinema mediterraneo di Montpellier, negli eccessi e nei tumulti dell'adolescenza, nella sua ricerca accecata di ebbrezza e di sentimenti e nei risvolti del potere, a volte nocivo, della collettività sull'individuo. Un film in cui la regista rivela la sua capacità di catturare il reale con esattezza, e dipinge un ritratto energico di una ragazzina di 16 anni, immersa nella cultura maschilista di una periferia urbana del sud-ovest della Francia; mentre la natura osserva da vicino. Un contrasto che è anche quello dei due ragazzi di cui si innamora in momenti successivi e quello tra i due tipi di futuro molto differenti che le si aprono davanti. Ma perché Luna possa fare la sua scelta, deve guardarsi allo specchio e accettare le conseguenze delle sue azioni.

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Top striminzito e pantaloncini attillati, Luna (Laëtitia Clément) scappa di corsa da non sappiamo cosa, in mezzo alla campagna, caricata al volo sullo scooter della sua amica Chloé (Lina Khoudri). Le due ragazze fanno parte di una compagnia capitanata da Ruben (Julien Bodet), un bel giovanotto, muscoloso, che ha messo incinta Luna e ha promesso di accompagnarla alla clinica dove, di lì a qualche giorno, dovrà abortire. Ma il gruppo precipiterà in un vortice di violenza ad una festa a base di alcol in un capannone isolato, dove i ragazzi insultano e poi aggrediscono con una bottiglia un writer sorpreso in quello che ritengono il loro covo, sul loro territorio. Un episodio che avrà per Luna conseguenze immediate, poiché la vittima, Alex (Rod Paradot), spunta fuori tra le serre e i campi in cui lavora (ha appena ottenuto una qualifica professionale in orticoltura) e non sembra neppure riconoscerla. Incitata dal gruppo, Luna tenta all'inizio di allontanarlo, ma poi comincia ad affezionarsi ad Alex, e il segreto e il senso di colpa la attanagliano, mentre aleggia l'ombra di Ruben (con il quale ha rotto) e degli altri...

Luna istilla empatia per la sua protagonista, che come un cagnolino vaga nell'esistenza alla ricerca di libertà e d'amore mentre il suo padrone lo tiene chiuso e lo considera solo quando gli insegna a combattere; è un film che si rivela molto più di una semplice declinazione del cinema che guarda alla società e del “classico” film su un'adolescente. Bilanciando con cura ritmo e atmosfere dei diversi episodi della sceneggiatura (talvolta leggermente prevedibile), Elsa Diringer eccelle nel creare rapidamente un'identità e una veracità per i suoi protagonisti (si noti che i giovani interpreti sono ben affiancati dai consolidati Juliette Arnaud e Frédéric Pierrot). E se il film non manca di qualche piccola imperfezione, ci offre tuttavia un vero sguardo sul reale e rivela un incontestabile talento nel far emergere visivamente le emozioni e nell'incarnare con intensità i tentennamenti di Luna.

Prodotto da Ex Nihilo, Luna sarà distribuito in Francia il 23 marzo 2018 da Pyramide che pilota anche le vendite internazionali.

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(Tradotto dal francese)

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