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PUNTO DE VISTA 2017

La deuxième nuit: un’ode alla madre

di 

- Il documentario di Eric Pauwels è un’emozionante dichiarazione d’amore alla madre scomparsa e mette l’accento sul dolore provocato dalle separazioni nella vita

La deuxième nuit: un’ode alla madre

Una donna del pubblico che ha assistito alla proiezione di La deuxième nuit [+leggi anche:
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scheda film
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lo scorso venerdì, 10 marzo, all’XI Festival Internazionale del Cinema Documentario di Navarra - Punto de Vista si è alzata in piedi durante l’incontro successivo con il suo regista, Eric Pauwels, per ringraziarlo dell'emozionante, sentita e toccante ode all’amore materno che è il suo documentario, in concorso nella Sezione Ufficiale - La Región Central e che si è aggiudicato il premio Jean Vigo alla Miglior Regia (leggi la news). Ma non è stata l’unica: diverse altre donne hanno espresso le loro sincere congratulazioni per un film che indaga e analizza in profondità gli stretti vincoli affettivi – unici, puri e insostituibili – che si stabiliscono (in tantissimi casi, ma non sempre) tra madri e figli.

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Pauwels cominciò a preparare La deuxième nuit quando seppe che sua madre aveva il cancro: era anziana e la malattia consumò lentamente la sua esistenza, così il cineasta ebbe tempo per ripescare i ricordi, le esperienze e i sentimenti di questa donna alla quale era così legato e da cui separarsi si preannunciava profondamente doloroso. Perché la nostra vita è continuamente sconvolta dalla perdita delle persone che amiamo: il titolo di questo documentario allude proprio a questa seconda notte, dopo la nascita, in cui veniamo separati da nostra madre per dormire da soli, lontani dal calore del suo corpo, il battito del suo cuore e la sua presenza rassicurante. Questa seconda notte della nostra esistenza ci mette a confronto per la prima volta con la solitudine e il distacco.

Ma il film di Pauwels non è triste. Al contrario, con la sua voce che sciorina ricordi e sensazioni come un narratore, usando ogni genere di immagini e suoni, provenienti da mille fonti (non manca un super 8 con una corrida di El Cordobés, filmata durante un viaggio familiare in Spagna) e alcune ricreate, ripercorre con un certo lirismo la vita di sua madre mentre elabora il lutto per la sua morte, celebra la libertà vitale che gli ha trasmesso e ritrae lo scorrere del tempo, concludendo il suo film con la performance di un’orchestra ebraica e una nevicata allegorica.

Il cineasta, che ha già partecipato a edizioni precedenti del festival Punto de Vista, non forza la lacrima né realizza un’agiografía della donna che lo ha messo al mondo, ma ci fa viaggiare attraverso il suo concetto di esilio, qualcosa di intensamente personale e soggettivo che finisce per diventare un tema oggettivo e universale quando si riaccendono le luci in sala. Per questo tante persone si sono commosse e l’applauso è stato grande al termine della proiezione a Pamplona.

La deuxieme nuit fa parte della trilogia completata da Lettre d´un cinéaste à sa fille e Les films rêvés. E’ una produzione di Stenola Productions e Associate Directors in coproduzione con il Centro del Cinema della Federazione Vallonia Bruxelles, il Centro dell'Audiovisivo a Bruxelles (CBA), il Vlaams Audiovisuel Fonds, RTBF e UMedia - Ufund. Delle sue vendite internazionai si occupa il Centro dell'Audiovisivo a Bruxelles (CBA).

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(Tradotto dallo spagnolo)

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