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BERLINALE 2015 Concorso

Nessuno vuole la notte: una valanga di emozioni

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- BERLINO 2015: Isabel Coixet ha inaugurato la Berlinale 2015 con un film ambizioso, coinvolgente e bellissimo ambientato in uno scenario gelido e dove brillano Juliette Binoche e Rinko Kikuchi

Nessuno vuole la notte: una valanga di emozioni
Juliette Binoche e Rinko Kikuchi in Nessuno vuole la notte (©Leandro Betancor)

Le valanghe vanno di moda nel cinema di oggi. Una di esse provoca l’implosione di un nucleo familiare nel magnifico Force majeure [+leggi anche:
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. Un’altra è protagonista più che simbolica della pellicola con cui la catalana Isabel Coixet ha inaugurato il 65° Festival Internazionale del Cinema di Berlino, città altrettanto gelida in questa stagione. E’ in mezzo a paesaggi innevati – il viaggio fino al Polo Nord – che si svolge interamente l’odissea di una donna (la francese Juliette Binoche), e che un’altra, totalmente opposta (incarnata da Rinko Kikuchi) incrocerà il suo cammino per cambiarle la vita per sempre.

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. Dopo la sua non riuscita incursione nel genere fantastico, Another Me [+leggi anche:
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(leggi la recensione), Coixet torna ai suoi temi preferiti abbracciando eroine forti per offrirci uno spettacolo iper energetico di avventura, bellezza ed emozione. In certi momenti Nobody... ricorda un film di Peter Weir, con le sue panoramiche aeree di paesaggi e cordigliere bianche. In altri punti, alcuni personaggi sembrano uscire da un’avventura folle di Werner Herzog. Ma la impronta di Coixet finisce per spiccare, come il sangue schizzato sul ghiaccio più puro: è lì che troviamo queste donne testarde, romantiche e combattive, che vedranno i loro sogni sgretolarsi mano a mano che vi si avvicineranno, aprendosi così ad altre realtà.  

Affermare che Binoche recita in modo straordinario può suonare come un’ovvietà, ma di fatto il suo bel volto si trasforma insieme al suo personaggio, Josephine Peary, una nordamericana di classe alta, equipaggiata come una regina, che parte in cerca del marito, impegnato a realizzare il suo sogno: essere il primo uomo a piantare una bandiera nel punto più settentrionale del pianeta. Siamo agli inizi del XX secolo e Joss è una donna che ama il suo uomo tanto intensamente che desidera condividere la sua temeraria avventura. Ma, durante il cammino, scoprirà alcuni aspetti di lui – e di se stessa – che non conosceva.

Neanche di Gabriel Byrne, che incarna un navigato esploratore individualista, ripeteremo che è un attore magnifico. Ma sottolineeremo, quello sì, il lavoro drammatico di Rinko Kikuchi, che torna a lavorare con Coixet dopo Mapa de los sonidos de Tokio [+leggi anche:
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: l’attrice giapponese dà vita – con grande fascino, freschezza e sintonia con la sua collega francese – a una esquimese che aspetta un uomo, anche lei. Il confronto iniziale tra le due donne rappresenta due mondi, due modi opposti di intendere la vita e di confrontarsi con la natura. E, unite senza volerlo, lotteranno contro la crudele oscurità del titolo, per niente desiderata.

Coixet ci coinvolge nel viaggio físico ed emozionale delle due donne senza risparmiare dolore, disperazione, tenerezza e freddo. Anche se nelle scene di maggiore azione si percepisce la sua limitata competenza, nei momenti più intimi la capacità di emozionare di Coixet raggiunge i livelli di Mi vida sin mí [+leggi anche:
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. Per questo non sorprende che il suo decimo lungometraggio di finzione apra una manifestazione tanto selettiva come quella tedesca, diventando così la prima cineasta spagnola a farlo.

Nessuno vuole la notte è una coproduzione tra Spagna, Francia e Bulgaria, con la collaborazione di TVE, TV3 e Canal+, e l’appoggio di Eurimages e il programma MEDIA. Il film è stato girato – in inglese, a partire da una sceneggiatura di Miguel Barros – per gli esterni in Norvegia e su set in Bulgaria e Tenerife (dove gli sgravi fiscali sono inferiori a quelli della penisola). Delle sue vendite internazionali si occuperà Elle Driver (leggi la news).

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(Tradotto dallo spagnolo)

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