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FESTIVAL Francia

Nel solco di Foudre a Rotterdam

di 

- Premium Films e Wide Management vendono due candidati ai Tiger Awards. Première mondiale per Foudre di Manuela Morgaine al Bright Future

Se il cinema francese non è direttamente rappresentato in concorso al 42mo Festival di Rotterdam che comincia domani, due dei 16 film in lizza per i Tiger Awards sono venduti nel mondo da strutture francesi: Premium Films per Soldate Jeannette (Soldier Jane - articolo) dell’austriaco Daniel Hoesl e Wide Management per Silent Ones [+leggi anche:
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 dell’olandese Ricky Rijneke, girato interamente in Ungheria con due attori locali (tra cui Orsi Tóth).

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La produzione francese sarà invece molto presente nelle altre sezioni del festival, in particolare al Bright Future in cui Foudre (Lightning - foto) di Manuela Morgaine sarà presentato in prima mondiale. Prodotto da Mezzanine Films, questo film di 3h50 è stato girato tra il 2004 e il 2012 in cinque paesi (tra cui la Siria di Alep, Libia, Tunisia e Guinea Bissau). In quattro segmenti, come le diverse facce del fulmine (che folgora, che rianima, che genera mitologia e sotto forma di colpo di fulmine amoroso), la regista evolve al confine tra documentario e leggenda per un’opera fuori dalla norma in cui i dei Baal e Saturno finiscono per incrociare Simeone lo stilita, malinconici, fulminati e amanti dilaniati nella danza notturna del fulmine.

La sezione Bright Future proporrà anche la prima mondiale di Matei Child Miner della rumena Alexandra Gulea (coprodotto per parte francese da La Vie est Belle Films Associés). Saranno proiettati inoltre L’étoile du jour (The Morning Star) di Sophie Blondy (con il suo cast barocco che include Denis Lavant, Iggy Pop, Tchéky Karyo, Natacha Régnier e Béatrice Dalle), Hold Back [+leggi anche:
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di Rachid DjaïdaniUne histoire d’amour [+leggi anche:
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di Hélène FillièresMa belle gosse [+leggi anche:
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 di Shalimar Preuss e The Patience Stone [+leggi anche:
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di Atiq Rahimi, senza dimenticare le coproduzioni minoritarie Biancaneve [+leggi anche:
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intervista: Pablo Berger
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 (Noodles Production), Melaza (Promenade Films) e Ziba (Tournez s'il vous plait).

Nel programma Spectrum si distinguono le produzioni maggioritarie Qualcosa nell’aria [+leggi anche:
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 di Olivier AssayasLes chevaux de Dieu [+leggi anche:
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 di Nabil AyouchLa fille de nulle part [+leggi anche:
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 di Jean-Claude BrisseauMiroir mon amour di Siegrid Alnoy (con Judith Chemla, Fanny Ardant, Laurent Stocker e Carlo Brandt - produzione Flach Films - vendite Pyramide), Cherchez Hortense [+leggi anche:
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 di Pascal BonitzerL’enclos du temps [+leggi anche:
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 di Jean-Charles FitoussiGebo and the Shadow [+leggi anche:
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del portoghese Manoel de OliveiraTrois exercices d'interprétation del rumeno Cristi Puiu (Chantiers nomades) e White Epilepsy di Philippe Grandrieux. Si segnalano infine la première mondiale della coproduzione belgo-tedesco-francese La tendresse [+leggi anche:
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intervista: Marion Hänsel
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 di Marion Hänsel e la presenza, attraverso tutte le sezioni del festival, di numerosi venditori internazionali francesi (tra cui MementoDoc & FilmWild BunchUrban Distribution InternationalFunny BalloonsLe PacteCoproduction Office e Pascale Ramonda).

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(Tradotto dal francese)

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