email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FILM / RECENSIONI

Made in Ash

di 

- Una donna trascinata in una spirale economico-sociale negativa in una cittadina industriale al confine tra Repubblica Ceca e Germania. Candidato slovacco all'Oscar 2013 del miglior film straniero.

Il produttore ceco Jiří Konečný (Praga, 1973) ha presentato alla nona edizione del Festival del Cinema Europeo di Siviglia due pellicole realizzate da due cineasti molto giovani: Made in Ash [+leggi anche:
trailer
intervista: Iveta Grófóva
intervista: Jiří Konečný
scheda film
]
(foto) della slovacca Iveta Grófóva (Trencin, 1980) e A Night Too Young [+leggi anche:
trailer
intervista: Jiří Konečný
scheda film
]
dello sloveno Olmo Omerzu (Lubiana, 1984). Entrambe sono presentate nella sezione Nuove Onde, spazio che la manifestazione dedica alle nuove tendenze del cinema europeo. Si tratta di due film che mescolano i generi. Nel primo, Grófóva gira il suo dramma utilizzando il linguaggio del cinema documentario, pur non nascondendo che si tratta di finzione, mentre Omerzu firma un'opera di formazione ma con un tono languido e contorto, completamente alieno dal vitalismo tipico del genere.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Made in Ash, che rappresenta la Slovacchia nella corsa all'Oscar del miglior film straniero, narra la storia di Dorotka, una giovane slovacca che per lavoro si trasferisce ad Ash, una località con una grande industria tessile al confine tra Repubblica Ceca e Germania, senza grandi aspettative per il futuro se non quella di mettere su famiglia con il suo fidanzato. Le cose non saranno facili ad Ash e quando Dorotka perderà il lavoro, si vedrà poco a poco spinta tra le braccia di uomini maturi in cerca di compagnia giovane.

Fino alla realizzazione di questo suo primo lungometraggio di finzione, Grófóva aveva studiato e girato opere d'animazione e documentari, e si vede. L'animazione è presente in tutto Made in Ash per mostrare la vita interiore di Dorotka, la sua ingenua visione del mondo, fatta di principi azzurri, unicorni e orchi, e le sue piccole e grandi illusioni, mentre durante gran parte della pellicola la messa in scena è palesemente debitrice del documentario, con inquadrature imperfette e statiche, scene apparentemente insignificanti e grande attenzione alla descrizione dell'intimità dei personaggi.

Proprio sui personaggi la regista pone quasi tutta la sua attenzione, più che sugli aspetti sociali che circondano la storia. Perché, come dice la stessa Grófóva, il suo obiettivo è mostrare come comportamenti socialmente inaccettabili, come la prostituzione, non sempre siano frutto di una mancanza di etica, ma anche di un destino sfortunato.

Made in Ash è una coproduzione tra Jiří Konečný, Barbara Kipsová e Ivan Ostrochovský per la ceca Endorfilm e le slovacche Protos Productions e Punkchart Films.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy