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PRODUZIONE Formazione / Italia

Adapt Lab: 8 storie italiane per 8 sceneggiatori europei

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- Il primo workshop del nuovo laboratorio del TorinoFilmLab - International Book Forum sull'adattamento cinematografico dei libri si è concluso durante il Salone Internazionale del Libro di Torino

C'è chi ha studiato cinema a Chicago e chi ha scritto per la tv, chi viene dal mondo dell'animazione e chi ha cominciato come attore per poi cedere alla passione per la scrittura. Sono otto e formano un gruppo vivace ed eterogeneo gli sceneggiatori europei selezionati per la prima edizione di Adapt Lab (leggi la news), il nuovo programma di adattamento dal libro allo schermo del TorinoFilmLab realizzato in collaborazione con l'IBF - International Book Forum del Salone Internazionale del Libro di Torino.

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Il primo dei tre workshop previsti dal programma si è concluso proprio durante il Salone torinese, e l'11mo International Book Forum (10-12 maggio), business area del Salone riservata all'adattamento cinematografico di opere letterarie (leggi il dossier), è stato l'occasione per presentare la prima fase di lavoro degli otto giovani sceneggiatori provenienti da Romania, Germania, Spagna, Francia, Croazia, Grecia, Svezia, con la presenza di una madrina d'eccezione: Jenny Gilbertsson (Yellow Bird) produttrice e script editor dei film tratti dalla trilogia Millennium (leggi l’intervista).

Le otto storie scelte, tratte da romanzi italiani (leggi gli abbinamenti), vanno dal thriller al noir, dal western contemporaneo al road trip, passando per l'azione e il dramma: "La sfida era raccogliere in Italia storie interessanti ed editori coraggiosi", spiega la direttrice del TFL Savina Neirotti, "e abbinarli a sceneggiatori professionisti europei, in vista di attirare produttori italiani ed eventuali coproduttori di altri paesi".

"L'adattamento è un problema per i giovani perché non possono permettersi di comprare i diritti di un'opera letteraria", osserva Isabelle Fauvel di Initiative Film (leggi l'intervista all'IBF 2011), tutor del laboratorio insieme alla story editor svedese Eva Svenstedt Ward, "l'Adapt Lab è un'opportunità per loro di lavorare a un adattamento senza problemi di diritti".

Per il laboratorio è stata infatti escogitata con gli editori una formula di opzione non vincolante: "Se durante lo sviluppo della sceneggiatura un produttore volesse acquisire i diritti del libro, avrebbe una prelazione sulla valutazione della sceneggiatura per un eventuale adattamento cinematografico", spiega Francesco Signor (IBF), ideatore dell'Adapt Lab insieme a Neirotti. "Nessun obbligo, ma sarebbe un'occasione buona per il produttore, visto che si troverebbe già con una sceneggiatura sviluppata professionalmente".

I prossimi due workshop di Adapt Lab si terranno a settembre e a novembre, inframezzati da due sessioni di lavoro online. I progetti verranno poi presentati a un gruppo di produttori internazionali, agenti e professionisti dell'industria provenienti da tutto il mondo in occasione del TorinoFilmLab Meeting Event (25-27 novembre 2012).

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