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FESTIVAL Austria

Diagonale festeggia la sua quindicesima primavera

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- Torna come ogni anno la grande vetrina del cinema austriaco di Graz, la cui 15ma edizione si è aperta martedì sera con la proiezione di Spanien

Dal 1998, il festival Diagonale trasforma Graz, capitale della provincia di Stiria, nella capitale del cinema austriaco e ne propone un'esplorazione varia e sfumata che ha come scopo anche quello di attirare l'attenzione dei media, e quindi il dibattito pubblico, verso l'industria del film. Per la sua 15ma edizione, che è cominciata martedì 20 e presenterà fino al 25 marzo 131 produzioni in 120 proiezioni in quattro cinema, sono attesi circa 25 000 visitatori e 1300 professionisti accreditati.

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Il programma principale comprende 100 titoli di tutti i generi e formati scelti dalla direttrice dell'evento, Barbara Pichler, e dalla sua squadra tra 500 candidati. 39 sono presentati in anteprima mondiale. L'apertura del festival è stata affidata a Spanien [+leggi anche:
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, opera prima di finzione della viennese Anja Salomonowitz, una produzione DOR FILM che incrocia diversi destini intorno al tema dell'immigrazione e traccia un percorso umano e visivo.

I visitatori potranno inoltre vedere Stillleben di Sebastian Meise, in cui una famiglia si confronta con il fatto che il padre paga delle prostitute perché impersonino sua figlia, così come il nuovo film di Hans Weingartner (The Edukators), Die Summe meiner einzelnen Teile (Hut in the Woods), dramma psichiatrico sul rapporto tra un matematico disturbato e un ragazzo misterioso che ha aperto l'ultimo Festival Max Ophüls ma non è stato ancora proiettato nel suo paese.

La lunga lista dei documentari nuovi proiettati testimonia il dinamismo di questo settore in Austria. Da citare, fra questi, l'ultimo lavoro dello specialista in materia Nikolaus Geyrhalter, Donauspital, e What Is Love di Ruth Mader (selezionato al Forum dell'ultima Berlinale).

E' invece nell'ambito della retrospettiva dell'anno scorso che è presentato il documentario Whore's Glory di Michael Glawogger (La Mort du travailleur), film pluripremiato che uscirà il mese prossimo negli Stati Uniti, in cui l'ottimo regista di documentari e di film di finzione austriaco tratta diverse storie di prostituzione nel mondo.

La retrospettiva comprende anche il titolo cannense e vincitore del Premio Max Ophüls 2012 Michael [+leggi anche:
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di Markus Schleinzer, oltre al superbo Atmen [+leggi anche:
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di Karl Markovics, titolo premiato l'anno scorso a Cannes (leggi la recensione) che si è rivelato il gran vincitore della seconda edizione dei Premi del cinema austriaco con sei riconoscimenti (tra cui miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura).

Il focus (Spotlight) di Diagonale è dedicato quest'anno alla figura cult del cinema austriaco Ferry Radax. Il festival si chiuderà con la consegna dei premi, i due più importanti al miglior film di finzione e al miglior documentario austriaci (dotati di 21 000 euro ciascuno).

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(Tradotto dal francese)

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