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FESTIVAL DI ROMA Concorso / Francia

Last Night: dubbi e infedeltà per Knightley e Mendes

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Scene di ordinaria vita matrimoniale a New York City. Michael e Joanna (Sam Worthington e Keira Knightley), giovani marito e moglie, vanno a una festa. Lei coglie un certo interesse di lui per una nuova e attraente collega, Laura (Eva Mendes). Tornano a casa, discutono. L'indomani lui parte per un viaggio di lavoro, proprio con la bella collega. Lei resta in città, e incontra casualmente una vecchia fiamma, Alex (Guillaume Canet). Da quel momento in poi partono due racconti paralleli, dove lo spettatore rimane sul filo del rasoio fin quasi all'ultimo: chi dei due tradirà?

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Esordio alla regia della sceneggiatrice irano-americana Massy Tadjedin e prodotto dalla francese Gaumont, Last Night [+leggi anche:
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scheda film
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è il film d'apertura del quinto Festival internazionale del film di Roma (28 ottobre - 5 novembre). Una storia che si concentra in modo sottile sul non detto tra uomo e donna, su desiderio, sospetto, tradimento fisico e mentale. A Roma per presentarlo, le protagoniste Keira Knightley ed Eva Mendes: "Mi sono innamorata della sceneggiatura fin da subito", ha detto Knightley, che qui regala un'interpretazione intensa e sensuale, e il piacere di vederla in abiti moderni, dopo tanti film in costume. "L'approccio non è moralistico, il pubblico è libero di pensare ciò che vuole. Io stessa, durante le riprese, propendevo un giorno per il tradimento, quello dopo per la fedeltà".

"Non ho voluto accentuare la sensualità del mio personaggio", ha chiarito Mendes, parlando del suo ruolo di seduttrice fragile. "Ho cercato di evitare lo stereotipo del tipetto sexy da ufficio. Quindi, capelli raccolti e niente scollature". Guillaume Canet si è invece detto felice di aver impersonato "il lato sensibile degli uomini" e, in particolar modo, di aver trovato un ruolo in lingua inglese in cui non dovesse per forza comparire come "il francese un po' scemo".

Su tutto, spicca una regia attenta ai dettagli, incline ai primi piani, concentrata su movimenti ed espressioni degli attori. "Abbiamo fatto molte prove", ha detto la regista. "Volevo restituire la quotidianità del matrimonio, prima della notte in cui tutto succede. Un po' come Kubrick in Eyes Wide Shut, uno dei miei film preferiti".

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