02/07/2010

Il cinema olandese ha una solida reputazione sul fronte non narrativo, con nomi storici come Johan van der Keuken e Joris Ivens, fino a maestri contemporanei come Heddy Honigmann. Alcuni dei recenti documentari olandesi saranno al Karlovy Vary Film Festival, che si apre venerdì.

The Player di John Appel è inserito nel Concorso Documentari. Prodotto da Cobos Films, il film si basa sui ricordi di Appel del padre, e parla di “gioco d’azzardo, vittorie e sconfitte”. La pellicola è stata presentata in anteprima all’International Documentary Film Festival Amsterdam (IDFA).

Il corto documentario Mum dell’attrice e drammaturga olandese Adelheid Roosen parla invece dell’Alzheimer della madre e viene proposto in Concorso. Il film è stato prodotto da Female Economy, di proprietà di Roosen, nota in patria per i suoi lavori teatrali, che affrontano alcuni dei tabù in Islam e Medio Oriente, come sessualità e omicidi d’onore.

Nella sezione Another View è invece l’impressionante Farewell di Ditteke Mensink, prodotto da Pieter van Huystee Film. Presentato anch’esso all’IDFA, narra la storia “dell’unica passeggera del primo viaggio intorno al mondo del Graf Zeppelin nel 1929”.

Bardsongs di Sander Francken, uscito in patria un mese fa (leggi l'articolo), sarà proiettato nella sezione Another View.

L’Olanda non propone al festival ceco nessuna produzione narrativa, ma è presente con cinque co-produzioni: i belgi Lost Persons Area [+leggi anche:
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scheda film] (co-prodotto con De Productie), My Queen Karo [+leggi anche:
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scheda film] e The Misfortunates [+leggi anche:
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intervista: Felix van Groeningen
scheda film] (co-prodotti con IDTV), la pellicola di Cannes My Joy [+leggi anche:
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scheda film] (co-prodotta con Lemming Film) e l’iracheno Son of Babylon (co-prodotto con Human Film).

(Tradotto dall'inglese)