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BERLINALE 2010 Panorama

Kawasaki’s Rose, il passato bussa alla porta

di 

La sfida di Petr Jarchovsky e Jan Hrebejk, rispettivamente sceneggiatore e regista del film ceco Kawasaki’s Rose [+leggi anche:
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, presentato nella sezione Panorama alla 60ma edizione del Festival di Berlino, era molto impegnativa: raccontare la Cecoslovacchia comunista sulle orme del fortunato Le vite degli altri [+leggi anche:
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La storia, ambientata in una Repubblica Ceca moderna e benestante, è incentrata sulla figura di un affermato psichiatra al quale un canale televisivo dedica un documentario per raccontare la sua esperienza di ex dissidente del regime negli anni ‘70. L’uomo, ormai anziano, ha però anche numerosi problemi personali - la figlia, guarita dopo un anno di cure per un tumore, scopre che il marito, che lavora alla rete televisiva, la tradisce con una collega, la nipote ruba nei supermercati -, e quando una verità nascosta emerge dal vecchio faldone della polizia segreta, il suo mondo inizia a vacillare.

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“Il film è ispirato in parte al caso dell’informatore Joska Skalnik, emerso di recente sui media, ma nasce anche per nostre ragioni personali”, hanno dichiarato Jarchovski e Hrebejk, già co-autori di Divided we fall, nominato all’Oscar nel 2000. Kawasaki Rose si basa anche su uno studio sul comunismo del 1989 dello storico Jiri Suk, che sostiene che i ricordi dei protagonisti di tale vicende siano inaffidabili, e spesso addirittura differenti rispetto ai fatti realmente accaduti, a causa delle emozioni e delle mistificazioni della memoria: “Abbiamo assemblato la storia sui ricordi dei protagonisti, senza flashback, per analizzare la sofferenza generata nelle persone comuni dall’accusa di essere stati informatori”, ha aggiunto Hrebejk.

Il film è stato girato in cinque settimane nel 2009. in location a Goteborg, in Svezia, e in varie località ceche con tecniche digitali e due macchine da presa. L’aspetto curatissimo delle immagini, virate su eleganti toni freddi, non basta però a dare consistenza ad un plot emotivamente poco coinvolgente e sin troppo attento a condurre in parallelo motivazioni pubbliche e private, psicologia e sociologia, commedia e dramma, a discapito del suo ritmo narrativo.

Prodotto da In Film Praha e Infinity in co-produzione con il canale televisivo TV Nova, e con il sostegno finanziario del Czech State Fund, il film è stato distribuito in patria da Bonton Film a dicembre. Le vendite internazionali sono affidate a Menemsha Films.

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