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VENEZIA 2009 Fuori Concorso / Italia

Le ombre della Sinistra

di 

Tutto si può dire, di Francesco (detto Citto) Maselli e del suo cinema, tranne che non flirti scopertamente con simboli e metafore: Le ombre rosse [+leggi anche:
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scheda film
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che danno il titolo al suo ultimo film (fuori concorso a Venezia, il festival che lo vide esordire nel lontano 1949 col cortometraggio Bagnaia paese italiano) sono quelle di una Sinistra allo sbando, che ha vinto le elezioni – siamo nell’Italia del 2007 – ma è destinata a soccombere ai “clacson” del berlusconismo.

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A vederli sullo schermo, questi “relitti” del progressismo (l’intellettuale di fama mondiale, l’architetto milionario col busto di Lenin sul comodino, la pasionaria ancora engagé, affidati al talento di Roberto Herlitzka, Ennio Fantastichini e Lucia Poli), non fanno una gran figura: tempo di metter piede in un centro sociale, proponendo di farne una Casa della Cultura (idea non certo rivoluzionaria che nel film, chissà perché, guadagna persino la prima pagina di Le Monde), ed ecco che la comune – che si chiama “Cambiare il mondo” ed è insediata in un vecchio cinema dismesso, altre metafore – fallisce. E intanto loro discutono sul divano, si bevono un bicchierino, convincono il Parlamento di Strasburgo a sborsare i soldi per i propri progetti.

Autocritica di un grande vecchio della sinistra italiana? Forse. Il militante Maselli aveva già descritto i salotti del PCI in Lettera aperta a un giornale della sera, e con Le ombre rosse avrebbe voluto dare a quel film (tra i suoi più riusciti) un’ideale continuazione. "Un tentativo di rappresentare la complessità di una crisi, senza polemizzare però. Non ci sono infatti colpevoli dichiarati, metto in scena divergenze, tragedie interne. Ci sono mille anime all’interno di questo momento difficile della storia politica. E la difficoltà che vive la sinistra oggi non è solo italiana ma mondiale”, spiega il regista, che a Venezia riceverà il premio Bianchi del Sindacato dei Giornalisti Cinematografici Italiani.

Prodotto da 13 dicembre, Rai Cinema e Cattleya, il film esce in Italia il 4 settembre distribuito da 01. Le vendite internazionali sono curate da Rai Trade.

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