Benoît Jaubert • Produttore
La coerenza artistica del progetto
- Già produttori di Avida, MNP Entreprise e il duo Benoît Jaubert - Mathieu Kassovitz non hanno esitato a dare nuovamente carta bianca a Benoît Delépine e Gustave Kervern
Cineuropa: Che cosa vi ha convinto a produrre nuovamente il duo Délepine - Kervern?
Benoît Jaubert: Il loro universo. Benoît e Gustave sono personaggi sorprendenti, pieni di risorse, con i quali è formidabile lavorare. La sceneggiatura di Louise-Michel [+leggi anche:
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intervista: Benoît Delépine e
Gustave…
intervista: Benoît Jaubert
scheda film] era più compiuta, più scritta di quella di Avida [+leggi anche:
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scheda film], che si avvicinava più a un trattamento. Abbiamo lasciato loro carta bianca perché abbiamo amato molto Aaltra e perché rientrava nel budget che avevamo stanziato. E poi, per Louise-Michel, ci hanno annunciato di voler fare un cinema più popolare, più accessibile. Ci hanno portato la loro sceneggiatura, e a noi e a Mathieu Kassovitz è piaciuta.
Che cosa le piace di più della sceneggiatura?
Il filtro con il quale percepisce una realtà e la trasmette: è molto sociale, impegnata, ma mantiene una certa poesia, una certa leggerezza. C'è un secondo, persino un terzo piano di lettura. E tratta di cose attuali, profonde e gravi, in modo molto pertinente.
Il cast vi ha aiutato a chiudere il budget del film?
Benoît e Gustave hanno scritto pensando fin dall'inizio a Yolande Moreau e a Bouli Lanners. Non è un film in cui ci si dice: cerchiamo Jamel Debbouze o Jean Dujardin, e si è sicuri di montare il film. Si tratta piuttosto di coerenza artistica del progetto e dei diversi "ingredienti" che lo compongono. E' questo che rassicura le televisioni: quando leggono la sceneggiatura e vedono Yolande Moreau e Bouli Lanners, sanno perfettamente come sarà.
Come avete raccolto i finanziamenti?
Il film è stato finanziato piuttosto rapidamente. Canal + ha apprezzato molto la sceneggiatura, che ha ottenuto anche un anticipo sugli incassi del Centre National de la Cinématographie (CNC). Arte France Cinéma è entrata successivamente in coproduzione. Una grossa parte del finanziamento era assicurata, quindi ci siamo dati da fare. E' un budget modesto, un film da 1,9 M€ sostenuto anche dalla regione Piccardia, dove si sono svolte tutte le riprese, tranne due eccezioni (tre giorni in Belgio e due a Jersey).
Questo genere di film fuori dalla norma ha per forza bisogno della vetrina di un grande festival?
Intanto è un riconoscimento del lavoro di tutta la squadra. E poi è un modo per mettere in luce il progetto, per farlo conoscere alla stampa e per creare l'evento. Ma un film resta un film e Avida, ad esempio, non ha avuto molti spettatori, nonostante la sua selezione fuori concorso a Cannes.
Louise-Michel rappresenta in qualche modo una certa filosofia di produzione di MNP Entreprise?
Ci facciamo trasportare dai colpi di fulmine su un progetto, un soggetto, la forza di una sceneggiatura e poi di un film, ma abbiamo anche una propensione sociale e politica piuttosto forte, visto che Matthieu Kassovitz è azionista della società. Non abbiamo limiti. Johnny Mad Dog [+leggi anche:
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scheda film]di Jean-Stéphane Sauvaire (selezionato a Cannes nel 2008 al Certain Regard) è uscito a fine novembre nelle sale. Ora stiamo preparando L’ordre et morale di Mathieu Kassovitz, e abbiamo in cantiere anche una commedia di Daniel Cohen, di cui abbiamo già prodotto Les deux mondes [+leggi anche:
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