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Klara Issa • Attrice

Shooting Star 2007 – Repubblica Ceca

di 

Klara Issa appartiene alla nuova generazione di attori cechi internazionali e polivalenti, capaci e disposti a oltrepassare frontiere e culture. Il suo ultimo ruolo è quello di Ilja in Grandhotel [+leggi anche:
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scheda film
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, di David Ondricek

Cineuropa: Da Indian Summer (Indianské léto) a Grandhotel – a soli 27 anni, hai già 11 anni di carriera come attrice alle spalle. Uno potrebbe pensare che dovresti sentirti un’esperta veterana piuttosto che un talento in via di sviluppo.
Klara Issa: A scuola ho avuto una grande professoressa; continuava a ripetermi – e io l’ho portata nel cuore – che è importante tenere i piedi per terra quando arriva il successo, non farsi travolgere.Quindi è veramente irrilevante quando e come arriva il riconoscimento nella tua carriera.

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Cosa ti aspetti veramente da “Shooting Stars”?
Berlino dovrebbe essere una grande esperienza e un’opportunità di incontrare registi da tutto il mondo, di respirare l’atmosfera di un festival di livello mondiale. E, naturalmente, ci darà l’opportunità di avere a che fare con direttori di casting internazionali…

Sei già apparsa in produzioni internazionali. Utilizzerai alcune di queste esperienze all’interno del cinema ceco o viceversa?
Quando ho fatto parte del cast della serie Rose and Maloney nel 2005 ho capito che, in realtà, non ci sono differenze nel modo in cui le troupe e le produzioni lavorano. Infatti l’unica differenza che senti è che sei in un paese straniero, parli una lingua straniera. Tra l’altro, ho avuto un grande regista e una grande troupe lì che mi hanno aiutato moltissimo.

Cosa ti aspetta? Film, teatro, televisione? O un mix di tutti e tre sarebbe ideale?
La tradizione ceca vuole che tu dedichi tempo ed energia a tutti questi aspetti . Nell’arco della giornata prendi parte alle riprese di un film,e poi, di sera, ti rimane ancora di recitare in teatro. Non è ideale perchè se tu interpreti diversi ruoli è difficile concentrarti al 100 per cento su tutto. In futuro, comunque, preferirei adottare la logica del “meno è meglio” e scegliere solo i progetti che hanno qualcosa da dirmi. Così, la combinazione ideale dovrebbe essere: un buon regista, una buona sceneggiatura e un buon ruolo.

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