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David Dencik • Attore

Shooting Star 2007 – Danimarca

di 

Conquistate le luci della ribalta a Berlino l’anno scorso con A Soap [+leggi anche:
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nel quale interpretava la parte di un travestito, David Dencik è abituato a cambiare spesso ruoli, paesi e lingue. Diplomatosi alla National Academy of Acting di Stoccolma, ha lavorato negli ultimi tre anni tra la capitale svedese e Copenaghen. La Svezia gli ha dato la notorietà con una serie Tv, la Danimarca gli ha offerto l’occasione di realizzare il suo primo lungometraggio (Reconstruction) e diventare famoso a livello internazionale con A Soap.

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. Cineuropa: In che cosa A Soap ti ha cambiato come attore professionista?
David Dencik: Il film è stato il mio primo grande lungometraggio. Mi ha permesso di capire come si realizza un film, come il tuo stato d’animo di attore può cambiare durante le riprese. Ho sentito una grande responsabilità perché, per quanto Pernille F. Christensen avesse un’idea chiara su di me, voleva che fossi io a creare il personaggio. Nessuno mi ha mai raccontato l’intera trama e ho dovuto cercare l’ispirazione in tre donne che sono state importanti nella mia vita. Pernilla riesce a trarre il meglio dagli attori e io sento di essere cresciuto tecnicamente durante la lavorazione. Hai recitato in due film con il regista svedese Daniel Espinosa…
Abbiamo un buon rapporto creativo. Ho recitato nel suo film svedese Babylon Disease nel 2004 e ho avuto il ruolo principale nel suo primo film danese Ghetto [+leggi anche:
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l’anno scorso. La storia ( scritta da mio fratello maggiore Daniel) è incentrata su di un vedovo ebreo che si innamora di una donna pachistana. E’una storia a cui mi sento legato perché ispirata alle mie origini dal momento che sono cresciuto in una scuola ebrea a Copenaghen. Adesso ho appena finito di girare nel nuovo film di Jacob Thuesen nel quale faccio la parte di Zelko, un compagno di scuola del protagonista che frequenta la Scuola Nazionale di Cinema Danese.

Tu lavori sia in Svezia che in Danimarca. Perché secondo te i film danesi riscuotono più successo di quelli svedesi?
L’industria cinematografica danese è molto creativa. Sperimentano molto, provano ed esplorano ogni cosa come se fosse una scienza. Ho la sensazione che questo non avvenga in Svezia. Per questo lavoro in molti cortometraggi in Danimarca e non in Svezia. Inoltre molti registi svedesi arrivano alle riprese senza un buona sceneggiatura alle spalle mentre un film danese come A Soap ha avuto 19 bozze di sceneggiatura. Ma le cose stanno cambiando in Svezia. E’ solo una questione di tempo.

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