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Hugh Grant • Attore

L'eterno ragazzo

di 

- Il single più affascinante d'Europa presenta About a boy, tratto dal romanzo di Nick Hornby, in cui interpreta ancora uno scapolo impenitente

Più fa il mascalzone più le ragazze vorrebbero fidanzarsi con lui. Lo perdonano e addirittura c´è chi lo informa sui ritmi della sua ovulazione, nel caso volesse riprodursi. In About a boy - un ragazzo (Co-produzione UK/USA/Francia), infatti, ha scelto l´estrema variazione sul tema del single impenitente, il single che si finge papà per rimorchiare meglio. Signore, ecco a voi Hugh Grant. Una sagoma. Dalle sue labbra non sentirete uscire un´opinione sensata ma solo battutine per sdrammatizzare. Intanto i suoi occhioni blu vi adescano.
Il Taormina BNL FilmFest gli ha decretato l´omaggio del Diamond Award, un braccialetto da tennis preziosissimo ma effettivamente molto femminile. Lui davanti ai seimila del Teatro Greco, per niente intimorito dall´occasione, ha replicato: «vuol dire che mi metterò a giocare a tennis. Col gonnellino».
Non che la sua vita sia priva di guai. Oggetto di scandali sessuali e di una separazione clamorosa da Liz Hurley, non ha quasi privacy. Ad esempio, è vero che fa da patrigno al pupo di Liz, proprio come nella finzione fa con il figlio di una hippie con tendenze suicide? Nega e si dichiara «tragicamente» senza famiglia. Voi ci credete, al suo cruccio?
Lui no. Si è identificato al 100% nel romanzo di Nick Hornby da cui è tratto About a boy, «vita del tipico maschio londinese contemporaneo».
Un´auto-presa-in-giro garantita dai registi, i fratelli Weitz, quelli di American Pie. Finalmente qualcuno che lo rimprovera: ma lei fa sempre lo stesso personaggio, quello di Quattro matrimoni e un funerale. «Che ci volete fare? Come attore solo limitato. Infatti tra i miei prossimi progetti, ce n´è uno diretto dallo sceneggiatore di quel film». Ma farà anche un primo ministro ricalcato su Toni Blair. Magari sposato con prole. Parola di Bridget Jones...

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